La NATO è tornata lunedì a denunciare il rafforzamento della presenza di truppe russe al confine con l'Ucraina, definendolo un passo indietro nel processo di allentamento della tensione.
"Dalla metà di giugno abbiamo le prove dell'arrivo di migliaia di soldati russi vicino al confine con l'Ucraina", ha precisato un funzionario dell'Alleanza atlantica. Secondo la NATO al momento vi sono tra i 10'000 e 12'000 militari di Mosca operativi in quell'area, dopo che erano stati 40'000 al culmine della missione a maggio. "Il numero è sceso sotto le 1'000 unità a giugno, ma da allora i russi hanno nuovamente aumentato la presenza al confine".
L'esercito governativo ucraino intanto stringe l'assedio su Lugansk, dove è riuscito a liberare l'aeroporto allontanando dai dintorni i separatisti filorussi, ma ha perso un aereo cargo. Serpeggia il sospetto che sia stato abbattuto con missili provenienti dal territorio russo. Un episodio che fa salire ulteriormente la tensione tra i due paesi.
Red. MM/AFP/ATS