Kamran Babazadeh, 69 anni, vive in Ticino dal 1988. Originario di Teheran, racconta a SEIDISERA le sue notti insonni, segnate dall’ansia per la guerra che colpisce il suo paese d’origine. “Sono due notti a sentire cosa succede, cosa hanno attaccato, cosa non hanno attaccato perché hanno preso di mira i civili”.
I suoi familiari, ancora in Iran, minimizzano la situazione per non allarmarlo, ma Kamran percepisce la loro preoccupazione. Alcuni giovani parenti sperano che il conflitto possa scuotere il regime, ma lui resta scettico: “Non c’è una vera opposizione”.
Pur non sostenendo i vertici della Repubblica islamica, Kamran invoca l’unità nazionale contro l’aggressione esterna. “La guerra non ha mai portato benessere”, afferma, “solo distruzione”.
Le sue speranze sono riposte in una presa di posizione più netta della comunità internazionale contro Israele.