Il gabinetto di sicurezza israeliano ha approvato, nella notte su oggi, venerdì, dopo dieci ore di discussione, la proposta del primo ministro Benjamin Netanyahu di conquistare Gaza city. Lo riferisce un alto funzionario a Channel 12. Dall’inizio della guerra, l’IDF (esercito israeliano) ha evitato di entrare in buona parte dell’area della città. L’operazione richiederà l’evacuazione dell’area in cui attualmente vive circa un milione di abitanti della Striscia.
La nota diffusa questa mattina dall’ufficio del premier Benjamin Netanyahu a conclusione della riunione afferma che “il gabinetto di sicurezza ha adottato a larga maggioranza i cinque principi per la fine della guerra: smantellamento dell’arsenale di Hamas, ritorno di tutti gli ostaggi, vivi e deceduti; smilitarizzazione della Striscia di Gaza; controllo della sicurezza da parte di Israele sulla Striscia; istituzione di un’amministrazione civile alternativa, che non sia né Hamas né l’Autorità Palestinese”.
“Non esiste una risposta umanitaria per il milione di persone che sposteremo. Sarà tutto estremamente complesso. Propongo di rimuovere l’obiettivo del ritorno degli ostaggi tra i traguardi da raggiungere”, ha detto il capo di stato maggiore Eyal Zamir durante la riunione di gabinetto esprimendo contrarietà per il piano presentato dal primo ministro, come riferisce ancora Channel 12.
Dopo la decisione del gabinetto di sicurezza, un alto funzionario israeliano ha sottolineato che “l’operazione che l’IDF preparerà riguarda solo Gaza City: l’obiettivo è evacuare tutti i residenti della città verso i campi profughi centrali e altre aree entro il 7 ottobre 2025 (data del secondo anniversario del massacro di Hamas nel sud di Israele). Verrà imposto un assedio ai terroristi rimasti nella zona e nel frattempo l’esercito manovrerà dentro la città”.
La reazione di Hamas
L’organizzazione palestinese integralista Hamas ha avvertito che tratterebbe come “una forza occupante legata a Israele” qualsiasi forza che venga creata con l’intenzione di governare il territorio della Striscia di Gaza. Lo riporta Haaretz. Hamas ha poi ribadito che il piano del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu per far sì che Israele assuma il pieno controllo della Striscia di Gaza è “un palese colpo di Stato” contro il processo negoziale e dimostra che lo Stato ebraico “vuole sacrificare gli ostaggi”.
Notiziario 06.00 dell’8.08.2025
RSI Info 08.08.2025, 06:09
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