Israele ha parzialmente riaperto il commercio privato con Gaza, assediata e la cui popolazione è a rischio carestia, per ridurre la sua dipendenza dagli aiuti umanitari. Lo ha reso noto oggi, martedì, l’organismo del ministero della Difesa che coordina le attività governative israeliane nei territori palestinesi (Cogat).
“Nell’ambito della definizione del meccanismo, un numero limitato di commercianti locali è stato approvato dall’establishment della Difesa, in base a diversi criteri e a rigorosi controlli di sicurezza”, ha affermato il Cogat. “L’obiettivo è aumentare il volume degli aiuti ma soprattutto il commercio privato” specifica l’organismo.
Il limitato numero di commercianti locali sarà autorizzato a inviare a Gaza “prodotti alimentari di base, alimenti per neonati, frutta e verdura e articoli per l’igiene”, ha precisato il Cogat. che aggiunge che saranno adottate tutte le misure possibili “per impedire il coinvolgimento di Hamas nel trasporto e nella distribuzione delle merci”.
Palestinesi morti in cerca degli aiuti
Secondo l’emittente Al Jazeera, tre palestinesi sarebbero stati uccisi oggi (martedì) dalle forze israeliane mentre aspettavano gli aiuti alimentari a nord di Rafah, nella Striscia di Gaza meridionale. Diversi altri sarebbero rimasti feriti.

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Telegiornale 27.07.2025, 20:00
Verso l’occupazione dell’intera Striscia?
Il premier israeliano Benyamin Netanyahu convoca oggi il gabinetto di sicurezza per discutere una possibile nuova fase della guerra a Gaza. Secondo i media, l’obiettivo sarebbe la conquista totale della Striscia. Intanto, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU si riunisce per discutere la questione degli ostaggi israeliani a Gaza, su iniziativa di Israele e cresce la pressione su Netanyahu per trovare una soluzione al conflitto.