È stata inaugurata martedì in Etiopia la più grande diga del continente africano. La Grande diga del Rinascimento Etiope, i cui lavori erano iniziati nel 2011, sorge sul Nilo Azzurro a pochi chilometri dal confine con il Sudan ed è stata al centro di controversie internazionali. L’Egitto ha portato la questione davanti alle Nazioni Unite reclamando il mancato rispetto di un accordo reciproco sull’utilizzo delle acque del fiume africano.
La diga è stata inaugurata dal presidente Abiy Ahmed insieme ad altri dirigenti del continente. Ospita una centrale idroelettrica della potenza di 5,15 gigawatt (il primato della diga delle Tre Gole in Cina è di 22,5), è costata oltre 4 miliardi di dollari, ha una lunghezza di un chilometro e mezzo e raggiunge un’altezza di 170 metri, secondo i dati aggiornati forniti dall’azienda italiana che l’ha costruita. Il bacino contiene un totale di 74 miliardi di metri cubi d’acqua.
Per il secondo Paese più popolato d’Africa, dove il 45% della popolazione non ha accesso all’elettricità, potrebbe rappresentare una vera e propria rivoluzione: la produzione etiope ne risulterà infatti triplicata e una parte sarà destinata alla vendita, con introiti miliardari per Addis Abeba.