"Se avessimo avuto un sistema di controllo remoto universale nel paese, nonostante l’errore umano, la tragedia sarebbe stata evitata". Sono le parole del neoministro dei Trasporti greco, commentando l’incidente ferroviario di martedì scorso, costato la vita a 57 persone.
Stazioni vuote
Giorgos Gerapetritis ha spiegato come, da protocollo, dopo la partenza del treno ci sarebbe dovuto essere un monitoraggio sul pannello di controllo della stazione di Larissa. "Il treno passeggeri è entrato nel binario sbagliato", ha ricordato, "senza alcuna reazione da parte del treno merci", che viaggiava in direzione opposta sullo stesso binario.
Proteste
Gerapetritis ha poi ammesso una significativa riduzione del personale ferroviario negli ultimi 15 anni e ha annunciato una misura che prevede la presenza obbligatoria di due capistazione in ogni stazione. Intanto, per l’ottavo giorno consecutivo, sono state organizzate imponenti proteste. Non ci saranno trasporti tra terraferma e le isole e i treni rimarranno fermi nelle stazioni. Migliaia di persone si sono date appuntamento ad Atene per chiedere verità e giustizia.