La guerra in Ucraina da quasi dieci mesi è in primo piano, ma nel mondo ci sono diversi altri conflitti e crisi in corso di cui non si parla più, senza che però smettano di provocare morte e miseria. Molti sono in Africa, ma ce ne sono anche in Asia e Medio Oriente.

La mappa dei conflitti attualmente in corso nel mondo
“Il problema degli ultimi anni è che ogni sei mesi c’è una nuova crisi umanitaria” afferma Fabrizio Carboni, direttore del Comitato internazionale della Croce Rossa (CICR) per il Medio Oriente. Una situazione che porta a dimenticare le crisi meno recenti, come la Siria, lo Yemen, l’Iraq, l’Afghanistan o l’Etiopia. Il continuo insorgere di nuove situazioni drammatiche rende problematico seguirle tutte con attenzione, per gli Stati come per il pubblico: “C’è una saturazione emozionale, è difficile essere indignati ogni giorno” sottolinea Carboni.
Guardando alla storia del CICR ci si rende conto di quanto possano durare i conflitti: la presenza media dell’organizzazione nelle zone di crisi è tra i 30 e i 40 anni.
Se la guerra in molti casi cala di intensità, con meno violenza e meno morti, le difficoltà per la popolazione restano enormi: le infrastrutture sono distrutte o non funzionano, l'educazione latita e la povertà dilaga.
Risolvere questi conflitti è possibile, secondo Carboni, ma ci vuole decisione: “Fare la pace vuol dire in qualche modo anche riconoscere in parte le ragioni del proprio nemico e questo coraggio politico manca”.