Una fiume umano ha invaso oggi (sabato) le strade del centro di Londra per la manifestazione dell’estema destra britannica “Unite the Kingdom”, convocata dall’attivista Tommy Robinson. Secondo le stime della polizia metropolitana, almeno 110’000 persone hanno preso parte al corteo, mentre la contro-manifestazione “March Against Fascism” - organizzata da Stand up to Racism UK - ha raccolto circa 5’000 partecipanti.
Le immagini aeree trasmesse dalle emittenti britanniche mostrano un mare di Union Jack e bandiere con la croce di San Giorgio sventolate lungo le vie centrali della capitale. La marcia ha attraversato il ponte di Westminster per poi confluire nei pressi di Downing Street, dove si sono tenuti diversi interventi pubblici.
“La rivoluzione dei patrioti è iniziata”, ha dichiarato Robinson, fondatore dell’ex gruppo English Defence League e volto noto per la corrente ultranazionalista britannica. L’attivista, noto per le sue posizioni anti-migranti e anti-islamiche, ha dedicato l’evento a Charlie Kirk, ucciso pochi giorni fa negli Stati Uniti. “La sua morte mi ha scioccata”, ha detto una manifestante londinese che sventolava una foto di Kirk. “È per questo che oggi sono qui”.
Tra gli oratori annunciati figurano anche Eric Zemmour, leader del partito francese Reconquête, Petr Bystron dell’AfD tedesca, la commentatrice britannica Katie Hopkins e il controverso psicologo canadese Jordan Peterson. È prevista anche la partecipazione di Steve Bannon, ex stratega di Donald Trump.

Veglia per Kirk
Telegiornale 13.09.2025, 12:30
Le rivendicazioni espresse durante la manifestazione sono eterogenee: si va dalla libertà di espressione alla richiesta di dimissioni del primo ministro Keir Starmer, accusato dai manifestanti di non difendere i valori britannici. Tuttavia, il tema dominante resta l’immigrazione illegale, definita da molti partecipanti come una “invasione”.
“Non sono razzista, constato semplicemente l’evoluzione demografica”, ha dichiarato un giovane manifestante, arrivato da Bristol con tre amici, tutti vestiti con magliette nere e bandiere britanniche. “Vogliamo riavere il nostro Paese”.
La libertà di espressione, tema centrale del raduno, è al centro del dibattito pubblico nel Regno Unito da diversi mesi. La questione si è riaccesa a inizio settembre, quando la polizia armata ha arrestato all’aeroporto di Heathrow un creatore di serie accusato di aver diffuso messaggi ostili verso le persone transgender.

La contro-manifestazione di Stand Up to Racism UL
Dall’altro lato della città, la contro-manifestazione ha ribadito la necessità di opporsi al fascismo e di sostenere i richiedenti asilo. “È fondamentale mostrare solidarietà e unità”, ha dichiarato Diane Abbott a Sky News.
Nonostante la forte tensione ideologica, non sono stati segnalati episodi di violenza.

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