Nuovi bombardamenti israeliani hanno colpito mercoledì la Striscia di Gaza, causando almeno 27 vittime secondo la Difesa civile palestinese. L’esercito israeliano ha dichiarato di aver ripreso gli attacchi contro Hamas in risposta a una violazione della tregua.
Gli attacchi israeliani, tra i più letali dall’inizio della tregua a Gaza il 10 ottobre, hanno causato 14 morti a Gaza City e 13 nella regione di Khan Younis (sud), ha dichiarato all’AFP la Difesa Civile, organismo di primo soccorso che opera sotto l’autorità di Hamas.
Israele accusa Hamas di aver sparato contro i suoi soldati a Khan Yunis, senza causare feriti. L’esercito israeliano ha definito questi spari, che non hanno causato feriti, “una violazione dell’accordo di cessate il fuoco”.
La fragile tregua era in vigore dal 10 ottobre e ha permesso il rilascio di 20 ostaggi israeliani e la restituzione di 25 corpi, in cambio della liberazione di centinaia di prigionieri palestinesi.
Secondo il ministero della Salute del territorio controllato dal movimento islamista palestinese, dal 10 ottobre gli attacchi condotti da Israele contro Hamas o gruppi alleati, accusati di violare il cessate il fuoco, hanno ucciso più di 280 palestinesi. I raid israeliani più letali hanno ucciso, il 29 ottobre, più di 100 abitanti di Gaza, secondo la Protezione civile e i dati raccolti dall’AFP presso cinque ospedali.
L’attuazione della seconda fase del piano del presidente americano Donald Trump per Gaza non è invece ancora stata approvata. Prevede in particolare il disarmo di Hamas, l’istituzione di un’autorità di transizione e il dispiegamento di una forza internazionale di stabilizzazione.

L'ONU approva il piano Trump per Gaza
Telegiornale 18.11.2025, 20:00
RG 12.30 del 18.11.2025 La corrispondenza di Michele Giorgio
RSI Info 18.11.2025, 12:29
Contenuto audio








