La fame che si diffonde nella Striscia di Gaza genera uno spettacolo dell’orrore: a dirlo è il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, denunciando ancora una volta la situazione nella Striscia. Per una testimonianza su quanto sta succedendo, il Radiogiornale ha raggiunto Raffaela Baiocchi, ginecologa e coordinatrice medica dell’ONG Emergency, che con altri sei medici si trova proprio a Deir al-Balah, la zona attaccata da Israele nelle ultime ore.
“Stiamo sostanzialmente bene perché in questa situazione apocalittica noi siamo abbastanza protetti (anche se, ndr.) da 48 ore più o meno che ci sono operazioni militari piuttosto intense”, ha spiegato Baiocchi. In merito alla situazione umanitaria e alla malnutrizione, spiega che: “La situazione è drammatica. La maggior parte della popolazione che in questo momento non lavora e ha risorse sempre più limitate, con prezzi di mercato (per esempio per la farina, ndr.) esorbitanti, non riesce ad accedere al cibo: ce n’è pochissimo e costa troppo”.
La ginecologa Raffaela Baiocchi aggiunge ai nostri microfoni che: “I centri di distribuzione, come si sa, sono delle trappole mortali e anche volendo rischiare la vita non è sempre facile per tutti raggiungerli. Per cui i numeri che vengono dati sono totalmente credibili. Noi lo vediamo dalla nostra clinica. Facciamo un partenariato con Unicef per trattare i bambini malnutriti ma purtroppo la fascia che noi possiamo curare va solo fino a cinque anni. Noi vediamo sempre più casi di malnutrizione, sia moderata sia severa. E purtroppo ci troviamo genitori che ci portano i loro bambini più grandi, molto magri, ma ai quali non possiamo dare supplementi (alimentari, ndr.) farmacologici perché non li abbiamo. È un dramma nel dramma. La malnutrizione è un problema che vediamo tutti i giorni”.