I militari statunitensi hanno attaccato lunedì altre tre imbarcazioni nell’Oceano Pacifico orientale, uccidendo un totale di otto persone. L’esercito USA ha dichiarato che gli attacchi hanno preso di mira “organizzazioni terroristiche designate”, uccidendo tre persone nella prima imbarcazione, due nella seconda e tre nella terza, senza però fornire prove del presunto traffico di droga in atto. I militari hanno pubblicato un video di un’imbarcazione che si muove sull’acqua prima di esplodere.
Il nuovo attacco è avvenuto mentre il Congresso statunitense sta intensificando il controllo sugli attacchi alle imbarcazioni e mentre aumentano le domande sulle modalità della campagna militare avviata dall’amministrazione Trump. Il segretario alla Difesa Pete Hegseth, il segretario di Stato Marco Rubio e altri alti funzionari della sicurezza nazionale dovrebbero fornire a breve informazioni (a porte chiuse) davanti ai legislatori di Camera e Senato.
Il presidente Donald Trump ha giustificato gli attacchi come una necessaria escalation per arginare il flusso di droga verso gli Stati Uniti e ha affermato che gli USA sono impegnati in un “conflitto armato” con i cartelli della droga. Ma l’amministrazione Trump sta affrontando una verifica da parte dei legislatori sulla campagna di attacchi alle imbarcazioni, che ha già ucciso almeno 95 persone in 25 azioni militari (quelle rese note) dall’inizio di settembre, compreso un attacco che ha visto uccidere due persone sopravvissute alle prime raffiche, che erano riuscite ad aggrapparsi al relitto di una barca.
RG 9.00 del 16.12.2025

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