Morti e feriti a Kiev e Odessa

Il ministro dell’interno ucraino Igor Klymenko ha rivisto al ribasso degli il bilancio degli attacchi condotti, nella notte su oggi, martedì, dalle forze armate russe su Kiev. I morti sono 10 e non 16, più altri 2 ad Odessa, anche se alcune persone risultano disperse e si troverebbero sotto le macerie. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha denunciato un bombardamento necessario su diverse città del Paese, compresa la capitale: “Sono stati impiegati oltre 440 droni e 32 missili”, ha scritto su X.

“Oggi Kiev ha vissuto un’altra notte difficile. Un altro attacco, altri feriti, case distrutte, dolore e ansia. La ricerca di persone sotto le macerie continua. Ora sul luogo di uno degli attacchi ci sono soccorritori, medici, polizia, volontari. Tutti stanno agendo nel modo più coordinato possibile per aiutare e salvare chi è in difficoltà”, scrive su Telegram Timur Tkachenko, comandante dell’amministrazione militare di Kiev.

Il capo di gabinetto del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, Andriy Yermak, ha denunciato su Telegram nuovi attacchi russi contro “edifici residenziali a Kiev. La Russia continua la sua guerra contro i civili”.

Colloqui in stallo

I recenti colloqui di pace tra Mosca e Kiev sono in fase di stallo, con le due parti che mantengono le loro posizioni, molto distanti tra loro. Mosca ha respinto la tregua “incondizionata” voluta da Kiev e dagli europei, mentre l’Ucraina ha definito “ultimatum” le richieste russe. Ieri, lunedì, Volodymyr Zelensky ha dichiarato di voler discutere con il suo omologo americano Donald Trump dell’acquisto da parte di Kiev di materiale militare a Washington, durante un incontro tra i due leader a margine del G7 in Canada. Incontro che poi non si è tenuto complice la partenza prematura del presidente USA tornato a Washington a causa della guerra tra Iran e Israele.