Freedom Flotilla Coalition (FFC) afferma che tutte e nove le barche della sua spedizione sono state bloccate. Sui localizzatori pubblicati online dalle associazioni partecipanti alla spedizione, i navigli sono tutti contrassegnati come “intercettati”. Israele aveva precedentemente comunicato che gli attivisti della nuova Flotilla sono “tutti sono sani e salvi e in buona salute” e “si prevede che saranno espulsi tempestivamente”.
In precedenza, FFC aveva reso noto che almeno quattro imbarcazioni erano state “attaccate e intercettate illegalmente dai militari israeliani a 120 miglia nautiche da Gaza” e che uno dei navigli fermati, la Conscience, trasportava “92 persone, per lo più professionisti del settore medico e dei media”, si precisa.
Si tratta di una seconda flotta di imbarcazioni, dopo quello fermato nei giorni scorsi con a bordo anche 19 svizzeri, nove dei quali già rientrati e dieci attesi in patria oggi, mercoledì.
Pubblicando sui suoi canali social un nuovo video in cui si vede una delle sue navi con soldati a bordo mentre si sente una sirena di segnalazione, FFC scrive che “l’esercito israeliano non ha giurisdizione legale sulle acque internazionali”. “La nostra flottiglia”, si legge nell’ultimo post del canale Instagram della spedizione, “non rappresenta alcun pericolo. Trasportiamo aiuti vitali per un valore di oltre 110’000 dollari in medicinali, dispositivi respiratori e forniture alimentari, destinati agli ospedali di Gaza”.
Il Ministero degli Esteri israeliano ha condannato il “futile tentativo” di “entrare in una zona di combattimento”, considerato un reato, aggiungendo che “le navi e i passeggeri sono stati trasferiti in un porto israeliano” e che gli attivisti “dovrebbero essere espulsi immediatamente”.

Francesca Caferri sulle ragioni di Israele
Telegiornale 07.10.2025, 20:00