I dieci partecipanti svizzeri alla Sumud Flotilla che ancora erano detenuti in Israele sono stati espulsi dallo Stato ebraico verso la Giordania martedì. Ne ha dato notizia il Dipartimento federale degli affari esteri, sia con un comunicato sia con un post su X. L’ambasciata ad Amman li ha accolti e organizzerà il loro rientro nella Confederazione, previsto per mercoledì.
Altri otto elvetici che avevano partecipato alla missione umanitaria intercettata illegalmente in acque internazionali dall’esercito israeliano, fra i quali i ticinesi Vanni Bianconi e Fabrizio Ceppi, erano rientrati domenica a Ginevra. Un nono, invece, già sabato a Zurigo.
Il volto più noto di questo secondo gruppo è invece quello dell’ex sindaco di Ginevra, Rémy Pagani. Secondo il DFAE, tenuto conto delle circostanze sono tutti in buona salute. La Confederazione ha subito informato l’organizzazione Waves of Freedom, responsabile della flottiglia per la Svizzera, che è in contatto con le rispettive famiglie.
Berna ribadisce anche che i costi delle operazioni saranno fatturati ai partecipanti. In totale, 19 cittadini svizzeri facevano parte degli oltre 400 attivisti a bordo delle 41 navi della flottiglia fermata giovedì e venerdì al largo di Gaza.
I cittadini elvetici non sono stati espulsi da soli verso la Giordania. Il Ministero degli Esteri del Regno afferma che in tutto sono 131 le persone che hanno attraversato il confine dopo essere state rilasciate dallo Stato ebraico. Proveniva, oltre che dalla Svizzera, da Bahrein, Tunisia, Algeria, Oman, Kuwait, Libia, Pakistan, Turchia, Argentina, Australia, Brasile, Colombia, Repubblica Ceca, Giappone, Messico, Nuova Zelanda, Serbia, Sudafrica, Regno Unito, Stati Uniti e Uruguay.

Flottiglia: l'esperienza di Fabrizio Ceppi, appena rientrato in Ticino
SEIDISERA 06.10.2025, 18:00
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