Per Israele l’Iran era a un passo dall’arma atomica. Secondo gli 007 americani, invece, ci sarebbero voluti almeno tre anni per poterne produrre una. Una stima temporale non secondaria, visto che lanciando i suoi attacchi contro i siti nucleari iraniani, lo Stato ebraico ha lasciato intendere che il punto di non ritorno era molto vicino e i raid necessari a impedirlo.
Le valutazioni dell’intelligence americana sul programma nucleare iraniano, però, sono diverse. Secondo quanto riporta martedì la CNN, l’Iran infatti non solo non stava perseguendo l’obiettivo di un’arma nucleare, ma avrebbe avuto bisogno di almeno tre anni per arrivarci. Il canale all-news cita le parole della direttrice dell’Intelligence nazionale degli USA Tulsi Gabbard che, lo scorso marzo, in una testimonianza resa al Congresso, ha detto che gli 007 statunitensi “continuano a ritenere che l’Iran non stia costruendo un’arma nucleare e che la Guida Suprema Khamenei non abbia autorizzato un programma di armi nucleari che aveva sospeso nel 2003”.
Incalzato dai giornalisti sulle parole di Gabbard, il presidente Donald Trump, martedì mattina ha detto di ritenere l’Iran “molto vicino” all’atomica. “Non mi interessa cosa ha detto. Penso fossero molto vicini ad averla”.
Anche il premier Benjamin Netanyahu, interpellato domenica sul perché le dichiarazioni dell’intelligence israeliana differissero dalla testimonianza di Gabbard, ha risposto: “Le informazioni che abbiamo ricevuto e condiviso con gli Stati Uniti erano assolutamente chiare, era assolutamente chiaro che stavano lavorando a un piano segreto per trasformare l’uranio in un’arma. Stavano procedendo molto rapidamente”.
La stessa CNN cita anche alcune fonti, secondo le quali dopo giorni di attacchi Israele è finora riuscita a ritardare il programma nucleare iraniano “solo di qualche mese”. Anche se danni significativi sarebbero stati causati all’impianto di Natanz, quello di Fordow è rimasto finora praticamente intatto. E se Israele vuole colpirlo ha bisogno, secondo gli esperti, dell’aiuto americano. Questo pone un dilemma per Donald Trump, che per ora sta evitando un coinvolgimento americano in una costosa e complessa guerra in Medio Oriente.

Per l'AIEA non ci sono nuovi danni ai siti nucleari iraniani
Telegiornale 16.06.2025, 20:00