Israele, Stati Uniti e Gran Bretagna hanno accusato l'Iran di essere il mandante dell'attacco di giovedì scorso alla petroliera "Mercer Street" - proprietà di un miliardario israeliano - colpita da un drone mentre navigava nel mare d'Oman. L'azione, che non è stata rivendicata, ha provocato la morte di un membro dell'equipaggio di nazionalità rumena e di un cittadino britannico, impiegato da una compagnia di sicurezza.
Il primo a chiamare in causa il governo degli Ayatollah, venerdì, è stato Israele, chiedendo l'intervento dell'ONU. Teheran ha negato ogni addebito ed accusato "il regime sionista" di lanciare accuse infondate. Ma Gran Bretagna e USA hanno a loro volta puntato il dito contro l'Iran. Il capo di stato maggiore dell'esercito britannico ha avuto colloqui con il suo omologo israeliano sulla situazione militare nella regione.
Da anni Israele e l'Iran si scontrano in una "guerra ombra" che colpisce soprattutto navi e impianti di raffinazione del greggio. In aprile Teheran aveva denunciato un esplosione a bordo di un suo mercantile nel mar Rosso. Il New York Times aveva allora parlato di una possibile rappresaglia israeliana per colpi contro dei vascelli dello stato ebraico, attribuiti agli iraniani.