È il primo raid israeliano su Beirut da cinque mesi. Lo evidenziano domenica i media, riferendo dell’operazione condotta dall’esercito (IDF) che ha reso noto di aver effettuato “un attacco mirato prendendo di mira un terrorista chiave di Hezbollah” nel sobborgo di Dahiyeh, nella periferia sud della capitale libanese. Nel mirino c’era il numero due e capo di stato maggiore ad interim di Hezbollah, Ali Tabatabai. L’uomo, secondo i media israeliani, sarebbe stato ucciso. Il movimento sciita libanese ha confermato che l’obiettivo era uno dei suoi responsabili.
L’attacco, riferisce il media libanese L’Orient Le Jour, avrebbe fatto almeno cinque morti. Secondo il giornale, che ha citato un responsabile locale di Hezbollah, l’IDF ha colpito con 6 missili, mentre droni hanno continuato a sorvolare Beirut e la valle della Bekaa. Il numero dei morti è stato confermato dal ministero libanese, secondo cui ci sono anche 28 feriti.

I locali sventrati del palazzo nei sobborghi di Beirut
Dopo il raid il presidente libanese Joseph Aoun ha reagito, invitando la comunità internazionale a “intervenire con forza” per fermare gli attacchi di Israele”. In un comunicato, il capo dello Stato chiede “alla comunità internazionale di assumersi le proprie responsabilità e di intervenire con serietà e forza per porre fine agli attacchi contro il Libano”.
“Continuiamo a colpire il terrorismo su diversi fronti”, ha dichiarato il primo ministro Benjamin Netanyahu, durante una riunione del suo gabinetto, avvertendo che Israele farà “tutto il necessario” per impedire un rafforzamento di Hezbollah in Libano e di Hamas nella Striscia di Gaza.
Attacchi mirati dell’IDF anche nella Striscia
Secondo la protezione civile locale, organizzazione di primo soccorso che opera sotto l’autorità di Hamas, gli attacchi israeliani di sabato hanno causato almeno 21 morti. Israele, da parte sua, afferma di aver risposto a un attacco di Hamas e di aver ucciso cinque dei suoi leader.
Il ministero della Salute libanese ha riferito di un morto sabato in un attacco israeliano nel sud del Libano, mentre Israele ha annunciato nuovi attacchi nel sud e nell’est.
Uccisa figura di spicco di Hamas
“Questa settimana l’esercito israeliano ha colpito il Libano e continueremo a fare tutto il necessario per impedire a Hezbollah di ristabilire la sua capacità di minacciarci. È quello che facciamo anche nella Striscia di Gaza. Dall’entrata in vigore del cessate il fuoco, Hamas non smette di violarlo e noi agiamo di conseguenza”, ha detto ancora Netanyahu.
“Ci sono stati diversi tentativi da parte loro (Hamas, ndr) di penetrare nel nostro territorio oltre la linea gialla e di cercare di ferire i nostri soldati. Abbiamo sventato ciò con grande forza e abbiamo anche reagito facendo pagare un prezzo molto alto”, ha aggiunto il primo ministro.
L’esercito israeliano e lo Shin Bet (servizio di sicurezza interna che fa parte dei servizi segreti) hanno annunciato in un comunicato congiunto di aver ucciso Alaa Haddadeh in uno degli attacchi condotti sabato “in risposta alle violazioni del cessate il fuoco”.
L’uomo, presentato come un “responsabile dell’approvvigionamento e dell’equipaggiamento” di Hamas, “operava per trasferire armi dal quartier generale di Hamas ai battaglioni e ai comandanti sul campo”, ha affermato l’esercito.

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