Gli Stati Uniti hanno ripreso a bombardare le imbarcazioni sospettate di trasportare droga. Ieri è stata colpita una barca nell’oceano Pacifico orientale: quattro persone sono rimaste uccise. Continua quindi la presunta campagna antidroga ordinata dal presidente Trump che sta sollevando però molti dubbi sulla sua legittimità, anche negli Stati Uniti.
Prima dell’attacco di ieri erano tre settimane che la marina statunitense non bombardava imbarcazioni nel Pacifico e nei Caraibi. Le operazioni, giustificate dal presidente Trump come contrasto al traffico di droga diretto verso gli Stati Uniti, a partire da settembre hanno già provocato almeno 87 morti in una ventina di azioni. E questo senza che ci siano prove certe che le vittime fossero effettivamente trafficanti.
L’ultima operazione ha preso di mira una piccola imbarcazione che si trovava nel Pacifico in acque internazionali, sulla quale sono stati appunto uccisi quattro uomini. Ad annunciarlo è stato il Comando meridionale degli Stati Uniti, che ha pure pubblicato un video nel quale si vede un’imbarcazione muoversi sulle acque prima di essere distrutta da una grossa esplosione.
I dubbi sulla legittimità e le audizioni al Congresso
Quest’ultima operazione è stata condotta proprio mentre erano in corso al Congresso statunitense audizioni a porte chiuse per far luce sulla legalità di quanto sta accadendo. I parlamentari stanno indagando in particolare sulla prima di queste operazioni, effettuata il 2 settembre nei Caraibi e durante la quale sono state uccise undici persone. Dopo un primo bombardamento in due erano sopravvissuti, ma sono stati uccisi in un raid successivo. E proprio qui sta il punto: rappresentavano una minaccia oppure no? La loro uccisione è stato un crimine di guerra? A testimoniare è stato chiamato il capo dell’operazione, l’ammiraglio Frank Bradley, che ha mostrato anche un video della seconda azione.
I resoconti di quanto visto, però, divergono. Secondo il democratico Jim Himes si vedono due persone in chiara difficoltà aggrappate alla barca distrutta, semplicemente uccise dagli Stati Uniti. Il senatore repubblicano Tom Cotton ha detto invece che quanto visto era del tutto legale. Sta di fatto che uccidere chi non costituisce una minaccia diretta è illegale sia per il diritto statunitense sia per quello internazionale.










