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Sarkozy dal carcere alle librerie, svolta politica su Le Pen

In “Diario di un prigioniero” l’ex presidente francese racconta la detenzione, la riscoperta della fede e guarda a una nuova alleanza di tutte le destre

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L'ex presidente francese Nicolas Sarkozy mentre si recava in prigione
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Radiogiornale delle 12.30 del 10.12.2025: Il servizio di Alessandro Grandesso sul libro di Nicolas Sarkozy

RSI Info 10.12.2025, 12:30

  • Keystone
Di: Alessandro Grandesso, collaboratore RSI da Parigi

A un mese dall’uscita di prigione, l’ex Presidente francese Nicolas Sarkozy pubblica già “Diario di un prigioniero”, dove ripercorre le tre settimane trascorse nel penitenziario della Santé di Parigi. Opera autobiografica scritta inizialmente a mano durante le giornate in cella che gli hanno permesso di riscoprire la fede religiosa, ma anche maturare una svolta politica inattesa, in favore del Rassemblement National di Marine Le Pen.

In carcere, Sarkozy vi era entrato, da primo ex capo di Stato europeo, il 21 ottobre, per scontare parte dei cinque anni comminatigli dal Tribunale di Parigi, al termine del processo sui finanziamenti libici della sua campagna presidenziale del 2007. Una pena contestata con forza e anche in appello, in programma per giugno, dall’ex Presidente che una volta in prigione è diventato il detenuto 320535, assegnato in una cella di dodici metri quadrati. Qui, Sarkozy ha vissuto in regime di isolamento, per ragioni di sicurezza, adottando una quotidianità fatta di dieta a base di yogurt e barrette di cereali, un’ora di sport al giorno, passeggiate nell’esiguo cortiletto murato, raggiungibile dopo aver varcato una lunga serie di rumorose porte metalliche blindate.

Sarkozy ne parla nel dettaglio lungo le 222 pagine del suo libro, scritte fin dal primo giorno, a mano su fogli bianchi, facendo emergere anche la riscoperta della fede, dopo un colloquio con il cappellano del carcere. E ormai, l’ex Presidente confessa di leggere ogni giorno passi della Bibbia. Ma la rivelazione più importante arriva già a pagina 73 quando racconta la telefonata ricevuta da Marine Le Pen. La leader del Rassemblement National, condannata in primo grado per finanziamenti illeciti con fondi europei con il rischio di non potersi presentare alle prossime elezioni presidenziali, ha espresso la sua solidarietà, ma ha anche chiesto a Sarkozy se continuerà a sostenere il cosiddetto Fronte Repubblicano che da sempre unisce i partiti di destra e sinistra per impedire al movimento lepenista di accedere al potere.

Marine Le Pen in Parlamento

Marine Le Pen in Parlamento

  • Keystone

Il fondatore del partito dei Repubblicani spiega allora di aver garantito a Le Pen che non si assocerà più al fronte anti-lepenista, considerando il suo partito incapace di “incarnare il futuro” e che quindi sia necessaria l’unione più larga possibile delle destre, “senza anatemi”. L’ex Presidente prevede dunque di esprimersi pubblicamente al riguardo, in vista di “inevitabili e imminenti” elezioni anticipate. Una svolta radicale da parte di colui che ha sempre indicato Le Pen come la sua principale rivale, cui si oppose anche nel 2017, in favore del l’attuale Presidente della Repubblica, Emmanuel Macron, con cui invece considera di “aver voltato pagina”. “Diario di un prigioniero” sembra già destinato a un grande successo editoriale. Le prenotazioni online lo avevano infatti piazzato fin da subito in cima alle classifiche, davanti anche al libro a fumetti sulle nuove avventure di Asterix.

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