Una potente esplosione provocata da un attentatore suicida ha semidistrutto domenica una chiesa a Damasco, la capitale siriana, causando almeno 20 morti e una cinquantina di feriti, oltre a danni materiali. Lo riportano i media internazionali.
Il kamikaze si è fatto esplodere all’interno della chiesa di Mar Elias, nel quartiere di Dwelah, che ospita una folta comunità cristiana. Un testimone ha raccontato all’AFP che “qualcuno è entrato con una pistola” e ha aperto il fuoco, aggiungendo che la gente “ha cercato di fermarlo prima che si facesse esplodere”.
Il ministero degli Interni siriano afferma che l’attentatore della chiesa di Damasco apparteneva al “gruppo terroristico Daesh”, ossia all’ISIS. Ha poi aggiunto che il “terrorista suicida” avrebbe sparato all’interno della chiesa prima di farsi esplodere.
Si tratta del primo attacco di questo tipo nella capitale siriana da quando le forze a guida islamica hanno rovesciato l’ex presidente Bashar al-Assad l’8 dicembre. La sicurezza rimane una delle maggiori sfide per le nuove autorità.

Il pericolo ISIS
Telegiornale 03.01.2025, 12:30