Un terremoto di magnitudo 8.8 si è verificato nella notte tra martedì e mercoledì al largo della penisola russa della Kamchatka e ha provocato un maremoto che sta mettendo in apprensione vari paesi che si affacciano sull’Oceano Pacifico. Si tratta di un terremoto davvero molto potente. Ma, cosa significa magnitudo 8.8?
Le ondate che hanno raggiunto la costa russa dopo il sisma
Sulla scala Richter, questa magnitudo indica un sisma estremamente potente, classificato come grande terremoto. La magnitudo misura l’energia rilasciata all’ipocentro, il punto sotto la crosta terrestre dove si origina la scossa, e un terremoto di questo tenore libera un’energia immensa che può causare danni anche a centinaia di chilometri dall’epicentro.

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Tuttavia, la letalità di un terremoto non dipende solo dalla magnitudo. I terremoti più potenti non sono necessariamente i più letali.
I terremoti più potenti
Ecco i cinque terremoti più potenti dal 1900 ad oggi:
Valdivia, Cile (1960), magnitudo 9.5: si è verificato il 22 maggio del 1960 a circa 160 km dalla costa cilena. È il terremoto più potente mai registrato, con una durata di circa 13 minuti. Ha generato uno tsunami con onde fino a 25 metri, causando circa 3’000 morti.
Prince William Sound, Alaska (1964), magnitudo 9.2: si è verificato il 27 marzo 1964. Epicentro: Stretto di Prince William. Il sisma ha provocato uno tsunami con onde di 30 metri, causando 143 morti e danni per circa 2,5 miliardi di dollari.
Sumatra, Indonesia (2004), magnitudo 9.1-9.3. Si è verificato il 26 dicembre del 2004 e il suo epicentro si trovava al largo di Sumatra. Ha generato uno tsunami devastante con onde alte fino a 30 metri che ha colpito 14 paesi. Le vittime sono state oltre 200’000, con stime che variano tra 220’000 e 280’000 persone morte.
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Tōhoku, Giappone (2011), magnitudo 9.0-9.1: si è verificato l’11 marzo 2011 e il suo epicentro si trovava al largo della costa del Giappone. Ha causato uno tsunami con onde fino a 40 metri e il disastro nucleare di Fukushima. I morti sono stati circa 18’000.
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Kamchatka, Russia (1952), magnitudo 9.0. Data: 4 novembre 1952. Epicentro: presso Severo-Kurilsk. Ha generato uno tsunami con onde di 10-15 metri, causando circa 2’300 morti.
I terremoti più letali
I terremoti più potenti della storia recente non sono stati per forza i più letali. La letalità di un terremoto non dipende solo dalla magnitudo, ma da fattori come la densità abitativa, la profondità dell’ipocentro e la qualità delle infrastrutture. Ecco i terremoti più letali, basati su stime di vittime:
Haiyuan, Cina (1920), magnitudo circa 7.8: le vittime sono state 275’000 e il sisma ha colpito la provincia di Gansu, causando frane massive.
Tangshan, Cina (1976), magnitudo 7.8. Vittime: circa 245’000. Ha devastato la città di Tangshan, con edifici non antisismici.
Il terremoto di Sumatra del 2004: l’altissimo numero di morti è dato soprattutto dallo tsunami che ha colpito le coste di moltissimi paesi in tratti densamente popolati.
Haiti (2010): la magnitudo è stata di 7.0 ma tuttavia i morti sono stati circa 230’000, poiché La scarsa qualità delle costruzioni e la densità abitativa hanno amplificato i danni.
Il terremoto di Haiti nel 2010
Messina-Reggio Calabria, Italia (1908). La magnitudo è stata di 7.3 e le vittime circa 100’000. Ha distrutto le città di Messina e Reggio Calabria, con uno tsunami che ha peggiorato i danni.

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Notiziario 30.07.2025, 06:00
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