Analisi

Stallo nei colloqui tra USA e Russia sulla guerra in Ucraina

Nessun accordo raggiunto dopo le trattative al Cremlino - Trump perde la pazienza, ma Putin non cede - “È pronto a combattere ancora piuttosto che accettare un patto al ribasso”

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Soldati Russi a Pokrovsk
03:21

Radiogiornale delle 07:00 del 03.12.2025: da Washington, Andrea Vosti

RSI Info 03.12.2025, 07:38

  • Keystone
Di: Radiogiornale/ludoC 

L’incontro martedì al Cremlino tra la delegazione statunitense e Vladimir Putin non ha portato a progressi significativi sulla questione ucraina. I colloqui, durati 5 ore, non hanno permesso di raggiungere un accordo, in particolare sulle questioni territoriali.

“Si può parlare di sostanziale stallo”, spiega Andrea Vosti, corrispondente RSI da Washington. “Le rivendicazioni territoriali di Mosca, che in cambio della pace pretende tutto il Donbass, e le garanzie di sicurezza per Kiev rimangono i principali punti di frizione”, ha dichiarato a Radiogiornale.

Nonostante Kirill Dmitriev, consigliere di Putin, abbia definito i colloqui “utili e costruttivi”, non sembrano esserci stati passi avanti significativi. Un altro consigliere del presidente russo, Yuri Ushakov, ha affermato che “la pace non è più vicina, ma neppure più lontana”.

Putin appare determinato a non cedere alle pressioni statunitensi. “È pronto a combattere un altro inverno piuttosto che accettare un compromesso al ribasso”, sottolinea Vosti, “soprattutto ora che la situazione vede l’Ucraina sulla difensiva e le truppe di Mosca guadagnare terreno lungo il fronte”.

Donald Trump, d’altra parte, mostra segni di impazienza. Il presidente statunitense contava sul suo legame personale con Putin per far cessare i combattimenti, ma le ambizioni del leader russo hanno complicato la situazione. L’amministrazione statunitense ha offerto incentivi come il reintegro della Russia nel G8 e l’allentamento delle sanzioni, senza successo.

“Trump è ormai stufo di questa guerra”, sottolinea Vosti. Durante una recente riunione del gabinetto presidenziale, il leader americano ha definito la situazione “un disastro”, precisando che gli Stati Uniti non forniscono più aiuti a fondo perso all’Ucraina.

“Per il presidente americano anche la guerra in Ucraina è ormai diventata una transazione economica”, conclude il nostro corrispondente. Forse proprio per questo motivo, Casa Bianca e Cremlino hanno deciso che i dettagli delle discussioni sull’Ucraina resteranno confidenziali.

La pace in Ucraina sembra quindi ancora lontana, con Putin fermo sulle sue posizioni e Trump sempre più frustrato dalla mancanza di progressi nelle trattative.

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