Il Governo francese teme soprattutto l'effetto contagio, dopo gli incidenti nelle banlieue parigine: il caso di Théo ha dato il via a una guerriglia notturna che sembra propagarsi.
Il Governo, con le parole del ministro dell'Interno Bruno Le Roux, ha invitato "alla calma, alla responsabilità, alla serenità, alla fiducia nella giustizia", ricordando che "i casseur non c'entrano nulla con le manifestazioni" di appoggio a Théo, il ragazzo di 22 anni violentemente aggredito e, secondo l'accusa, stuprato con un manganello dalla polizia a Aulnay-sous-Bois.
Le banlieue sembrano fare da passaparola nelle notti parigine: da quando Théo ha denunciato la sua aggressione, il 2 febbraio, c'é stata un'escalation di episodi di violenza fino alla manifestazione di sabato a Bobigny, sfociata in guerriglia urbana.
Ieri notte è stato attaccato il commissariato di Les Ulis, un comune a sud-ovest di Parigi, con lanci di molotov e sassi contro l'edificio. Altri incidenti si sono verificati ad Argenteuil. Almeno 11 persone sono state fermate. A Seine-Saint-Denis sono state fermate altre 10 persone, tutte minorenni. Alta la tensione anche a Yvelines con macchine e cassonetti incendiati.
ats/joe.p.