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Venezuela, “dagli USA la più grande estorsione della nostra storia”

Lo ha affermato il rappresentante venezuelano all’ONU, Samuel Moncada, al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite - Gli Stati Uniti hanno imposto un blocco navale contro il Paese sudamericano

  • Un'ora fa
Samuel Moncada, rappresentante del Venezuela alle Nazioni Unite

Samuel Moncada, rappresentante del Venezuela alle Nazioni Unite

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Di: AFP/ATS/ANSA/M. Ang. 

Gli Stati Uniti stanno portando avanti “la più grande estorsione della nostra storia”. Lo ha affermato il rappresentante venezuelano all’ONU. “Abbiamo a che fare con una potenza che agisce al di fuori del diritto internazionale, esigendo che i venezuelani lascino il nostro Paese e lo cedano a loro (...). Altrimenti, lui (Donald Trump) lancerà un attacco armato, come annunciato da settimane. Questa è la più grande estorsione della nostra storia”, ha dichiarato Samuel Moncada al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

Gli Stati Uniti hanno schierato una significativa forza militare e imposto un blocco navale contro il Venezuela. Il presidente USA Donald Trump accusa il Venezuela di utilizzare il petrolio, la sua principale risorsa, per finanziare “il narcoterrorismo, la tratta di esseri umani, gli omicidi e i rapimenti”. Caracas nega e assicura che Washington sta cercando di rovesciare il suo presidente Nicolas Maduro per impadronirsi delle riserve petrolifere venezuelane, le più grandi del pianeta.

“Gli Stati Uniti faranno tutto il possibile per proteggere il nostro emisfero, i nostri confini e il popolo americano”, ha affermato all’ONU l’ambasciatore USA Michael Waltz, durante la riunione d’emergenza richiesta dal Venezuela, con il sostegno in particolare di Russia e Cina. Waltz ha ribadito le accuse di Trump nei confronti del leader venezuelano, affermando che “Nicolas Maduro è un fuggitivo ricercato dalla giustizia americana e il capo dell’organizzazione terroristica straniera ‘Cartel de los Soles’”.

Il “Cartello dei Sole” è un’organizzazione la cui esistenza resta da dimostrare, secondo molti esperti, che parlano piuttosto di reti di corruzione permissive nei confronti di attività illecite.

Il governo Trump ha portato a 50 milioni di dollari la ricompensa per qualsiasi informazione che porti all’arresto di Maduro, fedele alleato del presidente russo Vladimir Putin, che ha sostenuto fin dai primi giorni dell’offensiva militare russa in Ucraina.

La Russia e la Cina hanno criticato aspramente la pressione militare ed economica esercitata dagli Stati Uniti sul Venezuela, definendola rispettivamente “comportamento da cowboy” e “intimidazione”. “Le azioni compiute dagli Stati Uniti violano tutte le norme fondamentali del diritto internazionale”, ha affermato l’ambasciatore russo Vassili Nebenzia, definendo “atto di aggressione flagrante” il blocco navale contro le petroliere considerate soggette a sanzioni. “La responsabilità di Washington è evidente anche nelle conseguenze catastrofiche di questo atteggiamento da cowboy”, ha aggiunto.

“La Cina si oppone a tutti gli atti di unilateralismo e intimidazione e sostiene tutti i Paesi nella difesa della loro sovranità e dignità nazionale”, ha dichiarato da parte sua il rappresentante cinese Sun Lei.

Il primo a prendere la parola durante la riunione è stato il vice segretario generale delle Nazioni Unite Khaled Khiari, il quale ha assicurato che il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, “è pronto a sostenere tutti gli sforzi diplomatici, anche esercitando i suoi buoni uffici, se entrambe le parti lo richiedono”.

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Tensione fra Venezuela e Stati Uniti

Telegiornale 23.12.2025, 12:30

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