Natura e Animali

Contrabbando di animali: quando la realtà supera la fantasia

Dopo il caso delle formiche in Kenya, è stato sventato un tentativo di rapire dal Giappone circa 3’000 paguri vivi stipati in valigia

  • Ieri, 17:40
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I paguri usano le conchiglie dei gasteropodi come casa

  • IMAGO/imagebroker
Di: red. giardino di Albert/Christian Bernasconi 

Il commercio illegale di animali, morti o vivi che siano, sembra non avere confini e anche quando si pensa di aver toccato il fondo, ecco che c’è sempre una notizia che riesce a sorprenderci.

Negli anni sono si sono moltiplicate le situazioni legate al commercio illegale di varie specie animali, o parti di esse. Zanne di elefanti, corni di rinoceronti, ma anche cavallucci marini, pangolini, pinne di squalo, eccetera.

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Contrabbando di formiche

Setteventi 12.05.2025, 07:20

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  • Danny Rauseo e Paolo Riva

Una gran parte degli animali contrabbandati finisce nel commercio legato alla medicina tradizionale cinese. Molti di questi sono impiegati per stimolare o sostenere l’attività sessuale di alcuni maschi di Homo sapiens. Presunti poteri afrodisiaci vengono assurdamente attribuiti ai corni di rinoceronte, alla carne di balena, al cetriolo di mare, all’estratto delle ghiandole del cervo muschiato, al cavalluccio marino o alla polvere di corna di cervo, con una lista infinita di rimedi e di elisir di potenza.

Molti animali sono invece contrabbandanti per questioni - altrettanto poco nobili - puramente economiche. Rubare 5000 formiche regine dal Kenya è ad esempio un affare che avrebbe potuto rendere parecchio, considerando che le formiche in questione erano destinate alla vendita, con un prezzo che oscilla tra i 200 e i 300 euro l’una! Un tentativo fortunatamente sventato poche settimane fa.

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Il paguro bernardo, chiamato l'eremita, è uno dei paguri più comuni

  • IMAGO/imagebroker

Se questa è già di per sé una notizia sorprendente, non suscita meno stupore quanto successo di recente in Giappone. L’episodio è avvenuto nei giorni scorsi su un atollo turistico vicino a Okinawa, dove la polizia locale ha fermato e arrestato tre turisti cinesi, sorpresi a contrabbandare migliaia di paguri vivi. I tre giovani – tutti tra i 20 e i 30 anni – alloggiavano in un hotel della zona per un soggiorno turistico e avevano lasciato temporaneamente in custodia i loro bagagli agli addetti dell’albergo.

Ma i collaboratori della struttura ricettiva, incuriositi da rumori sospetti provenienti dai bagagli, hanno allertato la polizia, che nelle valigie ha trovato migliaia di paguri vivi stipati uno sopra l’altro. I tre uomini sono quindi stati arrestati.

Al momento non si sa ancora con precisione perché i tre uomini stessero trasportando i crostacei. L’ipotesi è che l’intenzione dei tre fosse quella di vendere gli animali. I crostacei protetti infatti sono popolari in Cina, il che ha portato ad un aumento della richiesta e c’è chi cerca di fare i soldi approfittando di questa nuova moda. Ogni singolo esemplare può essere venduto fino a 20’000 yen, che con il cambio attuale corrispondono a circa 115 franchi.

I paguri sono crostacei dall’addome morbido e ricurvo. Visto che sono “nudi”, si procurano una casa che li difenda dai predatori, scegliendo delle conchiglie vuote appartenute a molluschi gasteropodi. Man mano che il paguro cresce abbandona il suo vecchio guscio per trovarsene uno nuovo adatto alla sua taglia. Inoltre, questo animale lascia regolarmente installare sulla sua nuova dimora spugne o anemoni di mare con cui vive in simbiosi.

I paguri sono definiti animali spazzini, perché ripuliscono l’ambiente da scarti animali e vegetali di vario tipo. Un ruolo molto importante negli ecosistemi in cui vivono.

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Le conchiglie scelte come casa devono essere della dimensione giusta per contenere il paguro

  • IMAGO/Dreamstime

Ne esistono centinaia di specie al mondo, ma gli animali trafugati appartengono a due specie endemiche di quella regione del Giappone, per questo protette dalla legge.

I crostacei trovati nelle valigie sono stati consegnati al Centro di biologia marina di Amami, che se ne prende cura. L’obiettivo, oltre a mantenerli in vita, è quello di capire da dove siano stati rubati gli esemplari così da poterli riportare a casa loro, cioè nel loro ambiente naturale.

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