Lo struzzo (Struthio camelus) è un uccello di grandi dimensioni originario dell’Asia sudoccidentale, della Penisola Arabica e dell’Africa, che è stato purtroppo ampiamente cacciato quasi ovunque e al giorno d’oggi in natura è presente solo in alcune zone dell’Africa.
Struzzo e roadrunner
RSI Info 16.07.2025, 07:45
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Nei secoli questi uccelli sono stati perseguitati dall’uomo per le grandi piume e per la loro pelle, da cui si ricava un cuoio molto pregiato. Le uova, invece, sono predate sia dall’uomo sia da diverse specie animali. Negli ultimi decenni la domanda di carne, pelle e piume di struzzo è diminuita e la specie è ora considerata poco minacciata dall’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).

Il maschio (a sinistra) ha un piumaggio bianco e nero, mentre la femmina (a destra) ha una tonalità grigio-marrone.
Lo struzzo non è in grado di volare, perché le ali sono troppo piccole per sostenere il peso del suo corpo, ma detiene diversi record: è l’uccello che corre più veloce (può raggiungere picchi di 70 km/h), è il più grande (supera generalmente i due metri di altezza e raggiunge facilmente i 150 kg) e depone le uova più grandi e pesanti (circa 2 kg). Si è inoltre perfettamente adattato ai climi aridi, tanto che può sopravvivere per lunghi periodi senza bere.
Durante il periodo riproduttivo, lo struzzo forma degli harem misti composti dal maschio dominante e da alcune femmine. Il corteggiamento prevede una caratteristica danza, durante la quale il maschio allarga le ali e inizia a dondolarle e ad agitarle cercando di impressionare le femmine per potersi accoppiare con loro.
Nei detti popolari “non fare lo struzzo” è un’espressione utilizzata quando ci si riferisce a qualcuno che tende a evitare i propri problemi. Ma a dire il vero gli struzzi non infilano la testa nella sabbia. Si tratta di una credenza che ha origini molto lontane: nasce nel 77 d. C. quando Plinio il Vecchio scrive un trattato sulla natura (Naturalis Historia), in cui parla anche degli struzzi, affermando che questi animali “pensano di nascondersi ai predatori infilando la testa sotto la sabbia”.
Le sue parole hanno fatto credere che questi uccelli, grandi e grossi ma con la testa piccola, per sfuggire a un pericolo nascondano la testa sotto terra. E come spesso accade, questa falsa credenza si è poi diffusa un po’ ovunque sopravvivendo fino ai giorni nostri.
Ma a ben guardare, gli struzzi assumono davvero una postura che potrebbe a prima vista ingannare e far credere che stiano veramente sotterrando la testa.
Questi animali non costruiscono nidi come gli altri uccelli, ma depongono le uova in depressioni scavate nel suolo profonde fino a 30 cm. Con il becco, controllano le uova e le girano regolarmente. Durante quest’azione, se visti da una certa distanza, la loro posizione può dare l’impressione che stiano effettivamente affondando la testa nel terreno. Inoltre, per non farsi notare dai predatori, talvolta gli struzzi abbassano il collo appoggiando il capo al suolo.

I nidi degli struzzi sono delle depressioni scavate nel terreno
Sembra che siano proprio questi comportamenti ad aver generato la falsa credenza secondo cui gli struzzi nascondono la testa nella sabbia: una vera e propria bufala!