Natura e Animali

Rinoceronti scornati a causa del bracconaggio

La rimozione preventiva dei corni permette di ridurre il bracconaggio di questi animali, ma il futuro dei rinoceronti resta incerto

  • Oggi, 08:58
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Il corno dei rinoceronti fa gola ai bracconieri

  • IMAGO/Zoonar
Di: Red. Giardino di Albert/Christian Bernasconi 

I rinoceronti sono tra i più grandi mammiferi della Terra e sono presenti in Africa e in Asia. Ma le loro dimensioni non li mettono al riparo dai pericoli. Oggi ne sopravvivono cinque specie, tutte presenti nella lista delle specie minacciate dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN).

Dal 1977 i rinoceronti sono pure inseriti nella convenzione di Washington sul controllo del commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione (CITES) e tutto il commercio di rinoceronti e dei loro prodotti è vietato.

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Rinoceronti senza corno

Millevoci 17.06.2025, 10:05

  • Imago Images
  • Marcello Fusetti e Francesca Margiotta

Riconoscibili dal corno, struttura composta di cheratina come le nostre unghie e i nostri capelli, questa caratteristica fisica rappresenta anche il loro principale fardello. Malgrado le leggi e gli statuti di protezione, i bracconieri continuano a uccidere questi animali per poter asportare il corno e venderlo a peso d’oro sul mercato nero, in particolare in Asia.

In alcuni paesi come Vietnam e Cina, infatti, oltre ad usare il corno per la produzione di oggetti di vario tipo, una gran parte della popolazione crede fermamente nelle proprietà curative della polvere di corno di rinoceronte, usata per cercare di guarire un po’ di tutto, tra cui ad esempio l’impotenza. Una mancanza di virilità che viene trattata pure con altri prodotti derivati da molte specie animali: squali, tigri, cavallucci marini e chi più ne ha più ne metta. È tutto dire.

Per contenere il fenomeno del bracconaggio, negli anni sono state lanciate alcune iniziative.

Una, chiamata Rhisotope, si prefigge di inserire nel corno dei rinoceronti alcuni piccoli elementi radioattivi. Il materiale radioattivo - che non sembra comportare alcun dolore e alcun effetto secondario per gli animali - avrebbe il merito di rendere il corno “inutile” dal punto di vista del deleterio impiego umano.

Una seconda tecnica consiste invece nel tagliare preventivamente il corno agli animali: senza corno, l’interesse da parte dei bracconieri dovrebbe calare. La procedura di rimozione, ritenuta indolore, prevede di sedare i rinoceronti e di segargli la sommità del corno, cioè la parte priva di nervi. Si tratta comunque di un’operazione complessa e rischiosa per gli animali ma pure per gli stessi operatori. Inoltre, il trattamento va ripetuto ogni 18 mesi circa, perché come le nostre unghie anche i i corni ricrescono.

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Tagliare preventivamente il corno dei rinoceronti permette di contenere il bracconaggio

  • IMAGO/imagebroker

Secondo uno studio pubblicato di recente sulla rivista Science e condotto sull’arco di sette anni in una vasta area protetta in Sud Africa, rimuovere il corno ai rinoceronti ha effettivamente fatto registrare una diminuzione di circa l’80% della caccia illegale. Per i ricercatori, il metodo ha un altro vantaggio perché ha dei costi minori rispetto ad altre misure, che prevedono un ampio impiego di mezzi e di ranger per lottare contro i bracconieri.

Ma gli autori della ricerca fanno notare che il taglio preventivo del corno non ha impedito l’uccisione tra il 2022 e il 2023 di circa 100 rinoceronti preventivamente scornati: la nuova tendenza dei bracconieri è quindi quella di cacciare anche per il moncone di corno di inizio crescita.

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Gli animali vengono uccisi e poi mutilati

  • IMAGO/Photosot balance

E c’è un altro elemento che, malgrado i risultati promettenti, non permette di cantare vittoria. Una ricerca del 2023 dell’Università di Neuchâtel, realizzata in collaborazione con ricercatori e istituzioni africane, ha dimostrato che gli animali privati dei loro corni riducono in maniera significativa il loro raggio d’azione, in alcuni casi addirittura dell’80%, diventando inoltre molto meno socievoli con i proprio simili.

Quindi, se da un lato la rimozione dei corni riduce efficacemente l’uccisione illegale e non influenza la mortalità e l’aspettativa di vita degli animali, dall’altro sembra avere un impatto non indifferente sul comportamento e la socialità degli animali. È un aspetto molto importante da prendere in seria considerazione per conservare al meglio i rinoceronti.

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  • IMAGO/Wirestock
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