Salute

Gas esilarante, c’è poco da ridere

Scoperto nel 1772 e usato in tutto il mondo per le anestesie, la sua capacità di provocare le risate lo ha trasformato in una nuova pericolosa droga 

  • Ieri, 20:16
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Il consumo di gas esilarante è una cosa seria

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Di: red. giardino di Albert/Christian Bernasconi 

Il protossido di azoto è un gas incolore, con un odore leggero ma piuttosto gradevole, anche conosciuto come gas esilarante o N2O. È stato scoperto nel 1772 da Joseph Priestley, chimico e filosofo inglese, scopritore di diversi gas tra cui anche l’ossigeno.

Il protossido di azoto da allora è regolarmente impiegato in ambito medico. Ad esempio, in combinazione con altri farmaci, lo si usa in tutto il mondo per praticare le anestesie generali prima di un‘operazione chirurgica o prima di un intervento dal dentista. È stata la prima sostanza ad essere usata per questo scopo. Fino ad allora la sedazione del paziente prima di un’operazione la si otteneva con metodi oggi impensabili come una botta in testa o peggio.

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RG 12:30 del 19.11.2024 La diretta di Alan Crameri

RSI Info 19.11.2024, 13:41

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Il gas esilarante, che dopo l’anidride carbonica e il metano è il terzo principale gas a effetto serra, viene impiegato in una vasta gamma di processi industriali e commerciali: è ad esempio inserito come gas propellente nelle confezioni di panna montata spray, ma anche per potenziare le prestazioni dei motori. Ma l’N2O è utilizzato anche in ambito ricreativo, una pratica che al giorno d’oggi si sta sviluppando in maniera importante e, in certe regioni, preoccupante.

Come si capisce dal nome, si tratta di un gas che provoca allegria e stimola le risate. Qualità che furono notate quasi subito dopo la sua scoperta, prova ne è il fatto che già all’inizio dell’Ottocento il protossido di azoto veniva impiegato per le esibizioni nelle fiere e alle feste. Negli ultimi anni, il suo uso ricreativo è aumentato, in particolare dalla popolazione giovane nell’ambito di spettacoli o divertimenti di massa, dove è venduto al dettaglio contenuto in palloncini, dai quali il gas viene poi inalato.

Si tratta di un gas che provoca sensazioni di euforia e rilassamento e dissociazione dalla realtà, ma con gravi effetti collaterali sul sistema nervoso centrale. Come riportato sul sito dell’Ufficio del farmacista cantonale del cantone Ticino, può anche provocare “disturbi della parola e dell’equilibrio, insensibilità agli stimoli e annebbiamento della coscienza, come pure leggere allucinazioni, in particolare uditive e visive”.

Dal momento che tali effetti e l’euforia indotta dal gas sono di breve durata, chi lo usa per divertirsi tende a ripetere le inalazioni per prolungare l’esperienza, aumentando così i rischi per la propria salute.

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Il gas esilarante contenuto in capsule, è inalato tramite palloncino

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Il gas esilarante diminuisce infatti la disponibilità di ossigeno per l’organismo: l’effetto anestetico del gas sul cervello combinato con la diminuzione della concentrazione d’ossigeno nel corpo può anche portare a una perdita improvvisa di coscienza. Inoltre, la mancanza di ossigeno nei polmoni può generare asfissia. Per causare la morte non è necessaria un’esposizione prolungata al gas, ma può essere sufficiente una serie di brevi inalazioni senza apporto di aria fresca fra un’inalazione e l’altra. Tra gli effetti indesiderati ci sono pure nausea, cefalee, difficoltà di respirazione, perdita di conoscenza e l’uso prolungato può determinare una carenza della vitamina B12.

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  • Rosy Nervi

Per questo motivo diversi Paesi, come il Regno Unito, hanno deciso di vietarne la vendita e l’utilizzo a scopo ricreativo. Anche in Svizzera il gas esilarante è considerato un farmaco e un veleno

Secondo un recente rapporto del Centro nazionale di coordinamento delle dipendenze, pur non essendo soggetto alla legge sugli stupefacenti LStup, in Svizzera il protossido di azoto è soggetto ad altre regolamentazioni in base all’uso previsto. In ambito medico il suo impiego fa riferimento alla legge sui prodotti terapeutici, mentre per poterlo vendere è necessaria un’autorizzazione fornita da swissmedic. Chi lo mette in circolazione senza esserne autorizzato o lo impiega in maniera impropria compie un’infrazione di carattere penale.

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