"La mancanza di trasparenza può comportare delle derive" ed è quanto successo con le sovvenzioni pubbliche per quasi 91 milioni di franchi non dovute ma incassate da AutoPostale tra il 2007 e il 2015. Lo afferma l'ex presidente del consiglio di amministrazione delle Posta, Claude Béglé, in un'intervista al domenicale Matin Dimanche, nella quale denuncia una "cultura del non detto" e una "maniera di manipolare l'informazione".
Il consigliere nazionale (PPD/VD) ritiene che la Posta abbia un grave problema nelle procedure di gestione. Quando era presidente, dal 2009 al 2010, il potere nelle ex regie federali era detenuto da un gruppo di alti funzionari. "Non è che rifiutassero le riforme, ma volevano mantenere il potere". Oggi tutto ciò è "meno marcato", aggiunge.
Il vodese critica poi anche "la cultura del capo" che regna nella Posta, che costituisce un altro aspetto di "un clima ben particolare" e propizio alle derive. "Ci si attende una lealtà totale di tutta l'organizzazione nei confronti di coloro che sono ai comandi".
ATS/M. Ang.