Come sempre a fine settembre, anche quest’anno è arrivata “come una tegola” la comunicazione sull’aumento dei premi di cassa malati in Svizzera.
E come già lo scorso anno, il Ticino riscontra l’aumento maggiore con un +7,1% (per il 2025 l’aumento era stato addirittura del 10,5%), con il premio medio che passerà da 468,2 franchi a 501,50. Anche i Grigioni subiscono un forte aumento con un +5,5% (da 329,40 a 347,50 franchi). A livello nazionale, nel 2026 il premio medio mensile crescerà del 4,4%, raggiungendo i 393,30 franchi (+16,60 franchi). Tutti i Cantoni, ad eccezione di Zugo (-14,7%), registrano aumenti dei premi compresi in una forchetta che va dal 3% di Ginevra al poco invidiabile 7,1% ticinese. Aumenti che testimoniano anche la continua crescita dei costi nel settore sanitario.
L’aumento non sarà uniforme per tutte le fasce d’età. Per gli adulti, il premio medio salirà a 465,30 franchi (+18,50 franchi, pari al 4,1%). I giovani adulti vedranno un aumento a 326,30 franchi (+13,30 franchi, +4,2%), mentre per i bambini il premio medio raggiungerà i 122,50 franchi (+5,70 franchi, +4,9%).
Il comunicato del Dipartimento dell’Interno (DFI) si sofferma poi sulle cause dell’aumento dei costi sanitari, che sono molteplici e complesse. Tra quelle citate c’è l’invecchiamento della popolazione: con l’aumentare dell’aspettativa di vita, cresce infatti anche la domanda di cure mediche. Anche il progresso medico pesa: nuove terapie e farmaci innovativi offrono maggiori possibilità di cura, ma spesso a costi elevati. Allo stesso modo anche i prezzi per le prestazioni ospedaliere e ambulatoriali sono in aumento. Il DFI rileva poi anche un aumento della domanda e una crescente richiesta di prestazioni sanitarie pro capite. Infine incide paradossalmente anche lo spostamento verso l’ambulatoriale, con sempre più trattamenti che vengono effettuati in regime ambulatoriale anziché ospedaliero. Se è infatti un fattore positivo dal punto di vista medico ed economico, attualmente grava maggiormente sui premi.
Le misure per frenare i costi
Il Consiglio federale, consapevole del peso che i premi rappresentano per molte famiglie, “sta intensificando gli sforzi per contenere i costi” si legge nella nota. Negli ultimi dieci anni, grazie a varie misure, “sono stati risparmiati oltre 2 miliardi di franchi”. Tra queste: la verifica dell’efficacia e dell’economicità delle prestazioni, il controllo regolare dei prezzi dei farmaci e la supervisione delle nuove strutture tariffarie.
Per il futuro, sono previste ulteriori misure, sottolinea il Governo. Dal 2026, il Consiglio federale fisserà obiettivi per la crescita massima dei costi nell’assicurazione obbligatoria delle cure medico-sanitarie. Una commissione monitorerà l’andamento e formulerà raccomandazioni in caso di superamento. Sempre dal 2026, i cantoni saranno obbligati a contribuire con un importo minimo alla riduzione dei premi, aumentando così i fondi disponibili a questo scopo. Dal 2028, le prestazioni ambulatoriali non saranno più finanziate esclusivamente attraverso i premi, ma anche con il contributo dei cantoni, alleggerendo così l’onere per gli assicurati. Infine, un pacchetto di contenimento dei costi, approvato dal Parlamento la scorsa primavera, include misure come sconti sui farmaci ad alto fatturato e il rafforzamento della concorrenza tra ospedali. Il potenziale di risparmio è stimato fino a mezzo miliardo di franchi all’anno.
Infine, la consigliera federale Elisabeth Baume-Schneider ha avviato un tavolo di lavoro con i principali attori del settore sanitario per sviluppare misure a breve e medio termine. I partecipanti si sono impegnati a risparmiare circa 300 milioni di franchi all’anno a partire dal 2026. Le prime misure concrete dovrebbero essere adottate nell’ottobre di quest’anno.

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