Il Consiglio federale preferisce attendere i risultati di uno studio prima di pronunciarsi in merito alle recenti dichiarazioni del CEO della Posta, Roberto Cirillo, che vorrebbe abolire il limite delle 12.30 per la consegna dei quotidiani, dichiarazioni non condivise da quanti ritengono che questo possa discriminare la popolazione anziana e danneggiare i giornali stampati (che si trovano già in difficoltà).
Il Governo rinvia un’eventuale presa di posizione a un rapporto commissionato quest’anno al Dipartimento delle telecomunicazioni. Il documento dovrà esaminare approfonditamente le possibilità di sviluppo del servizio universale - posta e traffico dei pagamenti - per i prossimi anni. Il rapporto, con i risultati e le raccomandazioni, verrà licenziato nei prossimi mesi dall’Esecutivo. Al momento, il Consiglio federale giudica prematuro esprimersi su singole misure.
Nel suo testo, il Governo fa presente che, alla luce della digitalizzazione galoppante, entro il 2030 l’attuale servizio universale non risponderà più alle mutate necessità della popolazione e dell’economia e che ciò richiederà quindi un adeguamento legislativo dei compiti attribuiti alla Posta.
In un’intervista concessa al “Blick” lo scorso 20 settembre, Cirillo sosteneva che la Posta vuole poter portare i giornali nelle cassette delle lettere più tardi, anche nel pomeriggio, perché comunque oggi tanti clienti non sono più in casa durante la pausa di metà giornata. “Il limite delle 12.30 per la consegna dei quotidiani dovrebbe essere eliminato”, affermava il manager di Novazzano.
La proposta di Cirillo è criticata, tra gli altri, da Roberto Porta, presidente dell’Associazione ticinese dei giornalisti (Atg) che ha dichiarato a la Regione: “È una proposta inaccettabile, perché la Posta riceve già oggi delle sovvenzioni per distribuire le copie dei giornali”. “Sappiamo tutti che è importante che il giornale venga consegnato il prima possibile. Già ora arriva troppo tardi in troppi posti - aggiunge Porta sulle pagine de la Regione -. Nonostante le sovvenzioni pubbliche che riceve la Posta non sta quindi facendo il proprio dovere; anzi l’ex regia federale sta intralciando e indebolendo il prodotto giornalistico. La pausa della notte fa in modo che quello che c’è sui giornali il mattino seguente sia il più fresco possibile a livello di notizie. Consegnare i giornali nel pomeriggio ha un peso considerevole sugli articoli in termini di ore trascorse dalla pubblicazione”.

Notiziario delle 10:00 del 20.09.2023
Notiziario 20.09.2023, 10:10
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