Svizzera

Dazi alla Svizzera, la decisione di Trump arriverà nella notte

Il Consiglio federale ha intensificato i contatti diplomatici, ma da Washington arriva solo la conferma che una risposta giungerà entro la mezzanotte americana

  • Ieri, 14:54
  • Ieri, 22:07
La portavoce durante il briefing con la stampa.jpg

La portavoce durante il briefing con la stampa

  • Keystone
Di: ATS/joe.p. 

La Svizzera è in attesa di sapere quale sarà l’aliquota definitiva dei dazi doganali che gli Stati Uniti applicheranno alle sue esportazioni a partire da domani, 1° agosto. L’amministrazione Trump aveva inizialmente annunciato un’imposta del 31% sui beni elvetici, poi ridotta temporaneamente al 10% per un periodo di 90 giorni, che scade questa notte a mezzanotte (ora di Washington), ovvero alle 6 del mattino in Svizzera.

Siamo ancora in attesa

Markus Spörndli, portavoce DEFR

L’incertezza è massima, anche perché la decisione arriva alla vigilia della Festa nazionale. A Berna cresce la preoccupazione: il Consiglio federale ha intensificato i contatti diplomatici, ma finora da Washington non è arrivata alcuna conferma. “Siamo ancora in attesa”, ha dichiarato Markus Spörndli, portavoce del Dipartimento federale dell’economia (DEFR).

Un progetto di dichiarazione d’intenti comune è stato approvato dal governo svizzero il 4 luglio, ma entrerà in vigore solo se anche gli Stati Uniti daranno il via libera formale, ha precisato il Dipartimento federale delle finanze (DFF).

02:08

Dazi, le conseguenze per la Svizzera

Telegiornale 28.07.2025, 20:00

Il mondo economico teme un ritorno all’aliquota massima. Secondo il KOF del Politecnico di Zurigo, un dazio del 31% potrebbe ridurre il PIL svizzero dello 0,2% annuo. I settori più esposti sono orologeria, farmaceutica, meccanica di precisione e agroalimentare.

Secondo fonti a Washington, Trump potrebbe optare per una via intermedia, con dazi tra il 15% e il 20%. Per i prodotti dell’Unione europea, invece, è stato concordato un tasso del 15%, annunciato domenica scorsa insieme alla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen.

Una risposta entro la “mezzanotte” di Washington

Una serata sulle spine per la Svizzera. La conferma dalla portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, che ai giornalisti ha spiegato che i Paesi che non hanno negoziato un accordo commerciale o ricevuto una lettera tariffaria dall’amministrazione Trump riceveranno notizie dagli Stati Uniti sui termini del commercio entro la fine della giornata. “Il team commerciale ha lavorato 24 ore su 24 per cercare di essere in corrispondenza con il maggior numero possibile di Paesi, ma se non hanno ancora ricevuto nostre notizie, le riceveranno sotto forma di lettera o ordine esecutivo entro la mezzanotte di oggi (le 6.00 del mattino in Svizzera)”. 

Un ultimatum di 60 giorni a Novartis e altri colossi del farmaco

Sempre giovedì il presidente degli Stati Uniti ha detto di aver inviato personalmente delle lettere indirizzate a 17 importanti aziende farmaceutiche, tra cui il colosso svizzero Novartis, chiedendo un’azione immediata per ridurre i prezzi dei farmaci negli Stati Uniti. Trump ha aggiunto di aver dato loro un termine di 60 giorni per farlo. In caso contrario, ha scritto sulla sua piattaforma Truth Social, le farmaceutiche dovranno affrontare delle conseguenze. Non ha specificato quali.

03:55

RG 12.30 del 29.07.2025 Dazi USA, la Svizzera in attesa di conoscere il proprio destino - Il servizio di Gian Paolo Driussi

RSI Info 29.07.2025, 13:08

rsi_social_trademark_WA 1.png

Entra nel canale WhatsApp RSI Info

Iscriviti per non perdere le notizie e i nostri contributi più rilevanti

Correlati

Ti potrebbe interessare