FFS Cargo prepara nuovi risparmi. Il 16 settembre, anticipa domenica il Sonntagsblick, i macchinisti sono stati informati di una ristrutturazione che potrebbe comportare la chiusura di tre depositi, quelli di Briga (VS), Buchs (SG) e Chiasso.
Un portavoce ha confermato questi piani al domenicale, precisando che una decisione definitiva non è ancora stata presa. Si è voluto coinvolgere i dipendenti con anticipo, l’eventuale cessazione dell’attività non avverrebbe prima del 2027. E il personale è inquieto, non solo per la possibile riduzione dei posti di lavoro (ancora da quantificare) ma anche per il peggioramento delle condizioni di impiego: i macchinisti cominciano il turno nei depositi, se alcuni di questi non esistono più gli spostamenti dal luogo di domicilio rischiano di allungarsi in modo significativo. Verrebbe toccato inevitabilmente anche il personale di manovra.
Già in maggio FFS Cargo aveva annunciato una riorganizzazione del traffico combinato, con la chiusura di otto terminal e il taglio di 65 posti di lavoro di cui 40 in Ticino, senza licenziamenti. Toccato dal provvedimento, il terminal di Cadenazzo sarà in futuro gestito dalla Posta.
Il comparto merci delle Ferrovie federali, in rosso da anni (76 milioni di franchi di deficit nel 2024, oltre le previsioni), deve diventare autosufficiente. Lo richiede la Confederazione.