Cos’è successo? Domenica scorsa una 14enne ha presumibilmente ucciso l’amica 15enne in un’area boschiva a Berikon nel canton Argovia. La giovane è morta per ferite da arma da taglio. Le circostanze esatte del delitto così come il movente sono ancora tutte da chiarire. L’unica certezza – per ora – è che in Svizzera è rarissimo che un giovane di questa età commetta un omicidio.
“Non sono a conoscenza di altri casi come questo”, afferma lo psichiatra forense con un’esperienza pluridecennale Josef Sachs in un’intervista pubblicata dal portale Watson. “Succede invece spesso che gruppi di ragazze o cosiddette bande aggrediscano una singola ragazza. Il caso più recente è stato quello di Oensingen (SO), dove sei adolescenti hanno aggredito una 16enne”.

15enne uccisa nel Canton Argovia
Telegiornale 12.05.2025, 20:00
Cosa rischia la 14enne? Non rischia il carcere! Il diritto penale minorile svizzero infatti prevede la privazione della libertà solo a partire dai 15 anni. La detenzione è un’opzione solo per i quindicenni, poiché i giovani prima dei 15 anni non sono ancora consolidati nei loro atteggiamenti e comportamenti. “Dalla ricerca sul cervello sappiamo che lo sviluppo cerebrale negli adolescenti non è ancora completo”, spiega Gian Ege, professore aggiunto di diritto penale all’Università di Zurigo. “Anche lo sviluppo della personalità è ancora in corso. Il diritto penale minorile tiene conto di questo aspetto”.
Cosa prevede la legge? Per minorenni tra 10 e 14 anni è prevista una prestazione personale per un massimo di 10 giorni. Può consistere in lavoro sociale o nella partecipazione a un corso. Tra i 15 e 16 anni si rischia al massimo un anno di privazione della libertà, chi ne ha 17 o 18 fino a 4 anni. Per capire l’entità di queste pene bisogna sapere che il principio del diritto penale minorile è la protezione e l’educazione, non la punizione.
La presunta colpevole rischia il collocamento in una struttura chiusa? L’esperto di diritto penale Gian Ege spiega a SRF News: “Se c’è un’esigenza educativa o di trattamento che va di pari passo con il rischio di recidiva, sono possibili anche misure di protezione”. Queste vanno da forme di alloggio sorvegliato al collocamento in una struttura chiusa. In casi estremi, la persona può rimanere in un carcere chiuso fino al compimento del 25° anno di età.

Perché si sa così poco sulla vicenda? “Nel caso dei giovani, la protezione della sfera privata è particolarmente elevata”, dichiara a SRF News Gian Ege. Adrian Schuler, portavoce del Ministero pubblico per il canton Argovia, ha invece dichiarato: “La ragazza deceduta, la ragazza sospettata e le ferite da taglio rimarranno probabilmente le uniche informazioni che ci è permesso comunicare all’esterno per molto tempo”.
L’ipotesi dello psichiatra forense. Per Josef Sachs è da presumere che l’accoltellamento sia probabilmente solo il tragico culmine di un conflitto durato molto di più. “C’è da chiedersi come si sia manifestato e sviluppato e se gli estranei se ne siano accorti. In effetti, questo caso sembra essere una sorta di duello tra le due ragazze, che si è concluso fatalmente per una di loro. L’aggressione con esito mortale è una delle forme più comuni di omicidio tra le giovani donne. Una cosa del genere non accade all’improvviso, ma ha sicuramente una storia che ancora non conosciamo”.
È possibile che nessuno a scuola o in famiglia abbia notato un tale conflitto tra le due ragazze? “È abbastanza plausibile, - spiega Sachs - le ragazze sono più adattabili socialmente dei ragazzi. Lo dimostra il fatto che all’esterno appaiono del tutto normali, anche se dentro di sé sono alle prese con un conflitto o un peso. È possibile che le due ragazze non abbiano mostrato alcuna anomalia a scuola o a casa, anche se potrebbe esserci stato un grave conflitto nel tempo libero, quando erano sole”.
Conseguenze politiche della vicenda? Un dibattito sull’inasprimento del diritto penale minorile svizzero è in corso. Prima del reato di Berikon il Consiglio nazionale aveva adottato in modo limitato una proposta per condannare in futuro i minori per reati particolarmente gravi secondo il diritto penale degli adulti. Il Consiglio degli Stati deciderà prossimamente in merito.

Le considerazioni di Alan Crameri; RG delle 12.30 del 13.05.25
RSI Info 15.05.2025, 12:20
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L'impatto del sistema giudiziario sui minori
Il Quotidiano 15.05.2025, 19:00