Ginevra, smantellato un giro di prostituzione minorile

Un “barber shop” situato nei pressi della stazione centrale di Ginevra nascondeva un giro di prostituzione minorile. La polizia ha arrestato cinque uomini con l’accusa di atti sessuali con minorenni, incoraggiamento alla prostituzione e altri reati gravi. L’operazione, avvenuta lo scorso maggio, è stata rivelata martedì dal quotidiano Tribune de Genève e ha portato alla luce un fenomeno diffuso in Francia e in aumento anche nella città svizzera. Tra le giovani coinvolte (meno di una decina) c’era anche una ragazza di età inferiore ai 15 anni.

Gli indagati dovranno rispondere di accuse pesanti, tra cui lo sfruttamento dello stato di bisogno e la somministrazione di sostanze stupefacenti a minori di 16 anni. Il caso evidenzia una problematica sociale complessa e delicata.

Secondo Penelope Giaccardi, direttrice dell’associazione Aspasie che tutela i diritti dei lavoratori del sesso, è molto difficile dialogare con queste adolescenti, che a volte accettano pratiche abusive e violente in cambio di somme modeste.

Secondo il servizio di protezione dei minorenni, le giovani coinvolte provengono spesso da contesti economici e relazionali fragili. Cercano, spiega il servizio, un guadagno rapido, ma anche una forma di emancipazione dall’autorità genitoriale.

Le autorità attivano percorsi di sostegno per ogni caso scoperto, coinvolgendo famiglia, polizia e servizi sociali. Viene proposto un percorso terapeutico ed educativo, che però non sempre riesce a far uscire l’adolescente dal circuito della prostituzione.

Il fenomeno della prostituzione minorile, in crescita dopo la pandemia, richiede un approccio multidisciplinare per proteggere le giovani vittime e contrastare lo sfruttamento. Le istituzioni sono chiamate a rafforzare la prevenzione e gli interventi a tutela dei minori. Le indagini proseguono per far luce sull’intera vicenda e individuare eventuali altre persone coinvolte.