Svizzera

Gli svizzeri usano l’IA, ma non si fidano

La percezione della scienza è prevalentemente positiva, secondo il Barometro scientifico 2025 - La fonte primaria è la televisione - L’opinione del giornalista Christian Bernasconi

  • 17 settembre, 19:08
  • 18 settembre, 08:09
La scienza? In Svizzera è vista positivamente
08:51

La scienza nella percezione dell'opinione pubblica svizzera

SEIDISERA 17.09.2025, 18:00

  • Immagine d'archivio Keystone
Di: SEIDISERA-V.Moccetti-L.Berti/Pa.St. 

In Svizzera la percezione della scienza resta prevalentemente positiva. È quanto emerge dal Barometro scientifico 2025, un’inchiesta condotta ogni tre anni dall’Università di Zurigo.

Fondamentalmente la popolazione si divide in quattro categorie. C’è quella dei filo-scienziati, coloro che hanno una fiducia altissima nella scienza. Si tratta del 22% dei cittadini. Poi ci sono gli interessati alla scienza, ma con una visione piuttosto critica (12%), i sostenitori passivi (48%) e gli scettici (17%). Quest’ultima è una categoria che negli ultimi tempi sta crescendo.

Una maggioranza degli intervistati sostiene inoltre gli investimenti pubblici nella ricerca e ritiene che le decisioni politiche debbano basarsi su risultati scientifici.

Considerando che l’indagine viene effettuata da un decennio, si osserva che il periodo in cui la popolazione ha riposto maggiore fiducia nella scienza è stato tra il 2020 e il 2021, gli anni della pandemia da coronavirus.

Ma quali sono i canali utilizzati dalla popolazione elvetica per farsi un’opinione scientifica? La fonte primaria è la televisione, seguita da giornali, e riviste, ma anche film e serie TV. Poi ci sono internet, piattaforme video come YouTube e l’intelligenza artificiale. Gran parte degli interpellati ritiene però che le informazioni ottenute tramite un chatbot non siano completamente affidabili.

La scienza tra TV e social

La televisione è ancora considerato come uno dei mezzi più credibili per l’informazione scientifica. Un aspetto, questo, che SEIDISERA ha sottoposto a Christian Bernasconi, giornalista scientifico de “Il Giardino di Albert”.

“C’è una bella responsabilità - afferma - ed è anche confortante sapere che la TV è ancora uno dei mezzi preferiti per informarsi in merito ai temi scientifici”.

I giornalisti scientifici come raccolgono e verificano le informazioni? “I dati scientifici - spiega Bernasconi - generalmente confluiscono in una pubblicazione. E quando una pubblicazione finisce su una rivista ufficiale, significa che c’è stato un processo di revisione ed è stata accettata dalla comunità scientifica. La prima verifica da fare è che tutto quello che si racconta sia comprovato da una pubblicazione riconosciuta”.

Le informazioni scientifiche circolano però anche sui social. Su questo fronte, Bernasconi avverte: “Bisogna distinguere le opinioni dai fatti scientifici. Sui social si ha poco tempo per raccontare un tema, è quindi fondamentale verificare che quanto riportato non sia semplicemente l’opinione di qualcuno”. Insomma, bisogna essere certi che “quanto viene raccontato sia frutto di uno studio” conclude.

Metodologia

Il Barometro scientifico 2025 si basa su un sondaggio rappresentativo condotto per iscritto (questionari online e cartacei). Tra il 13 giugno e il 10 luglio 2025 sono state intervistate 1’548 persone (990 nella Svizzera tedesca, 317 nella Svizzera francese, 241 nella Svizzera italiana). I dati sono stati ponderati in base a sesso, età, regione linguistica, cantone, tipo di insediamento e livello di istruzione.

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