Svizzera

Il “no” di Rösti a un fondo federale per catastrofi naturali

Da Berna in arrivo un aiuto straordinario per i Cantoni toccati dal maltempo del 2024 - Per il consigliere federale deve restare un unicum

  • Oggi, 14:32
  • 2 ore fa
Albert Rösti

Il consigliere federale Albert Rösti

  • Keystone
Di: ATS/Pa.St. 

Un aiuto finanziario straordinario di 36 milioni di franchi dalla Confederazione per i Cantoni toccati dal maltempo nel 2024 (Vallese, Ticino e Grigioni) deve restare un unicum. Così il consigliere federale Albert Rösti che sabato nell’ambito della trasmissione radiofonica Samstagsrundschau di SRF si è detto contrario a un fondo federale per le catastrofi naturali.

Tale fondo è stato chiesto dal consigliere agli Stati Fabio Regazzi con un’iniziativa parlamentare. Si tratta della soluzione sbagliata, ha spiegato il capo del Dipartimento federale dell’ambiente, secondo cui l’auto-aiuto nelle zone toccate dalle catastrofi è prioritario.

Anche grazie alle pressioni giunte dai Cantoni interessati, ieri il Consiglio federale ha deciso un aiuto straordinario destinato alle regioni colpite dalle violente precipitazioni dell’estate 2024. Il Parlamento dovrà dare il proprio via libera, ha precisato il consigliere federale a SRF.

E ha sottolineato che con questo gesto di solidarietà non deve essere messo in discussione l’intero sistema che si basa sul coordinamento fra Confederazione e Cantoni. Rösti ha anche evocato nel suo intervento il principio di sussidiarietà che vige fra comuni, Cantoni e Confederazione. Quest’ultima può intervenire solo quando un Comune o un Cantone è sopraffatto dagli eventi. In casi veramente gravi, la Confederazione può allora pronunciarsi per contributi volontari alle zone devastate dal maltempo.

Il fondo per la gestione delle emergenze

Il fondo federale proposto dall’iniziativa parlamentare di Regazzi dovrebbe essere dedicato alla gestione delle emergenze dovute a catastrofi naturali, in modo da garantire le necessarie risorse per indennizzare rapidamente ed efficacemente le comunità colpite. Per settimane, le attività economiche delle regioni colpite dal maltempo nell’estate scorsa “si sono fermate a causa dell’indisponibilità delle necessarie infrastrutture pubbliche (ponti, strade, acquedotti, reti elettriche,...)“.

Paesi a noi vicini - scrive il consigliere agli Stati Regazzi - già prevedono sistemi di aiuto in caso di catastrofi. Per questo, la Confederazione “deve pure essa contribuire per indennizzare le comunità toccate in modo da dare loro una prospettiva di rinascita e rilancio”.

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Un aiuto straordinario ai Cantoni colpiti dal maltempo

Telegiornale 23.05.2025, 12:30

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