Voto elettronico in Svizzera? Più di tre cittadini su quattro (per l’esattezza: il 78%) sono favorevoli alla sua introduzione. È quanto emerge da un sondaggio condotto dalla Posta, che gestisce l’attuale sistema di e-voting, in collaborazione con l’istituto di ricerche di mercato YouGov.
La principale voce a favore del voto elettronico è il miglior accesso per gli svizzeri all’estero. Ma si parla anche di procedura più semplice e di una potenziale maggiore partecipazione popolare.
Ma non bisogna limitarsi al voto elettronico: le opzioni già esistenti (voto alle urne e per corrispondenza) devono infatti essere sempre disponibili. Si auspica dunque un sistema misto.
Non tutti i timori sono però svaniti. Il 43% degli interrogati teme che la segretezza dello scrutinio possa essere messa a repentaglio e che possibili manipolazioni non possano essere escluse. Il sistema attualmente impiegato in quattro cantoni gode però di una buona fiducia. La Posta lo sottopone infatti da anni regolarmente a dei test di hackeraggio.
Per ora il voto elettronico è disponibile a Basilea Città, San Gallo e Turgovia dal giugno 2023 per le votazioni federali e nei Grigioni dallo scorso anno. Ginevra e Lucerna prevedono invece di avviare un progetto pilota l’anno prossimo. Nel canton Berna si sta nel frattempo valutando la possibilità di aggiungersi alla lista.
Consiglio federale e Cancelleria federale si sono finora detti soddisfatti di quanto visto, tanto da prolungare l’autorizzazione nei quattro cantoni dove il voto elettronico è già realtà.