In Svizzera i fast food sono sempre più numerosi. E la tendenza non sembra destinata a cambiare nei prossimi anni. Attualmente a livello nazionale si contano poco meno di 500 insegne della ristorazione veloce e il Paese fa parte delle strategie di espansione dei giganti del settore. A questi locali vanno aggiunti tutti quelli che preparano kebab e tacos. Un fenomeno che suscita preoccupazione per la salute della popolazione, sia da parte delle autorità sia dei medici e degli esperti di alimentazione.
Secondo i dati dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria, circa il 15% dei bambini e il 43% degli adulti in Svizzera sono in sovrappeso oppure obesi. I giovani, osserva al Radiogiornale della RSI la nutrizionista Chiara Jasson, sono particolarmente esposti a questi rischi: “Il dato forse più allarmante è che questo tipo di ristorazione, essendo accessibile ed economico, si riveste anche di una patina ‘cool’ tra i giovani. Quindi è qualcosa di diffuso anche tra i consumatori più giovani, creando già in tenera età delle abitudini alimentari scorrette che rischiano di consolidarsi nel tempo e possono quindi contribuire a malnutrizione da eccesso”.
Un fenomeno sul quale riflettere prima dei pasti, soprattutto quelli che - per scelta o molto più spesso per necessità - sono pranzi o cene veloci. “Gli estremismi non aiutano mai, quindi la visita occasionale al fast food non rappresenta un problema” dice ancora Jasson. E conclude, sottolineando che “diventa un problema quando il consumo è regolare, quando le famiglie non cucinano più o si avvalgono di queste soluzioni più volte alla settimana. Chiaramente così sul fronte nutrizionale si va incontro a problemi legati alla salute”.