I cibi che siamo abituati a trovare nei nostri piatti sono messi a rischio dall’innalzamento delle temperature e dagli eventi estremi che toccano le aree di coltivazione tradizionale. Ecco una lista non esaustiva delle colture che in un futuro simile a quello attuale diminuiranno o dovranno adattarsi al nuovo clima.
Caffè
Nel 2019 l’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) ha aggiunto nella Lista rossa di specie a rischio estinzione la specie selvatica di caffè Arabica, che è che è alla base della varietà più commerciata globalmente, perché la sua sopravvivenza è compromessa dai cambiamenti climatici, deforestazione e diffusione di malattie e pesti.
Le temperature ideali per la crescita dell’Arabica e della Robusta (la seconda varietà più commerciata) sono rispettivamente tra i 18°C e i 22°C e i 22°C e i 28°C: condizioni che con l’innalzamento delle temperature non sono più assicurate. Negli ultimi anni i principali paesi produttori sono stati colpiti da una forte volatilità, con periodi di siccità seguiti da forti inondazioni che hanno diminuito il loro raccolto. Secondo uno studio, in uno scenario di emissioni intermedie (ovvero, se non acceleriamo drasticamente le azioni per il clima), si rischia di perdere la metà dell’area ottimale per la produzione di Arabica, mentre solo in Centro e Sud America, la produttività del raccolto potrebbe diminuire fino al 70%.
Quali misure in atto?
Si testano varietà più resistenti alle nuove condizioni climatiche, si punta sulla Robusta e si promuovono pratiche come l’agroforestazione.
https://rsi.cue.rsi.ch/food/extra/Il-caff%C3%A8-%C3%A8-sempre-pi%C3%B9-caro--2661144.html
Cacao
In una situazione analoga si trova il cacao, pianta che pure ha bisogno di temperature non eccessivamente elevate, un’alta umidità e piogge regolari. Anche in questo caso i principali paesi produttori, Costa d’Avorio e Ghana, hanno vissuto eventi climatici estremi in una situazione dove le coltivazioni erano già vulnerabili. In un contesto globale in cui la domanda aumenta, i produttori non riescono a stare al passo: si stima che un terzo degli alberi di cacao potrebbe scomparire entro il 2050.
Soluzioni innovative
Alcune startup producono già cioccolato senza cacao, per esempio con i semi di carruba.
https://rsi.cue.rsi.ch/food/extra/curiosita-e-trend/Come-mai-il-cioccolato-costa-di-pi%C3%B9--2348751.html
Vaniglia
La produzione di vaniglia (Vanilla planifolia) è sempre più in difficoltà perché vulnerabile alle temperature elevate e altri eventi climatici estremi che compromettono l’impollinazione dei fiori, che dev’essere fatta a mano. Inoltre, le sue piante sono geneticamente identiche e concentrate in poche aree geografiche: sono quindi particolarmente suscettibili a malattie o altri danni che possono compromettere gran parte del raccolto. Il ciclone Enawo nel 2017 ha devastato le piantagioni in Madagascar, causando un crollo della produzione e un’impennata dei prezzi che ha superato i 600 dollari al chilo
La minaccia più grande, però, è che molte delle varietà selvatiche di vaniglia, da cui dipende la nostra capacità di creare piante più resistenti in futuro, sono ad elevato rischio estinzione.
Sciroppo d’acero
La produzione dello sciroppo d’acero segue un ciclo preciso di gelo e disgelo, in cui la linfa dell’acero scorre solo quando le notti si abbassano sotto gli 0°C e le giornate li superano. La produzione è quindi compromessa da stagioni invernali che si accorciano, una linfa meno abbondante e con un livello più basso di zucchero, e alberi stressati da temperature più alte del normale.
https://rsi.cue.rsi.ch/info/ambiente/Come-il-cambiamento-climatico-altera-il-gusto-del-formaggio--2968052.html
Olio d’oliva
Le regioni del Mediterraneo sono state colpite negli ultimi anni da ondate di calore, grandine, incendi e inondazioni. Questo ha avuto ripercussioni sulla produzione di olio d’oliva, che nella stagione 2022-2023 è crollata del 39% nell’Unione Europea, toccando il minimo degli ultimi 30 anni e in quella successiva non è aumentata. Per la stagione 2024-2025 è prevista una ripresa, ma stati come Spagna, Italia e Grecia rimangono in una situazione di incertezza a causa delle alte temperature che accelerano la maturazione e della siccità che stressa le piante nelle fasi di fioritura. Queste coltivazioni sono spesso monoculture e quindi soggette ad essere danneggiate parassiti, come nel caso della Xylella fastidiosa che ha causato gravi danni agli uliveti pugliesi.
Un nuovo frantoio per il Ticino
L'ora della terra 17.11.2024, 09:05
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Riso
Vittima del cambiamento climatico è anche il riso, la cui qualità si sta degradando a causa delle alte temperature e livelli di CO2 che lo fanno crescere più in fretta ma con un minor livello di nutrienti (proteine, ferro, zinco) e con una peggiore consistenza (il chicco diventa gessoso e si spezza in cottura).
Nelle regioni più produttive si prevedono stress o cali significativi dovuti ad eventi meteorologici estremi, aumenti della temperatura e cambiamenti nei modelli di precipitazioni.
Quali misure in atto?
Oltre ad adattare gli stili di coltivazione, si stanno sviluppando varietà clima-resilienti.
Mangio tutto
Moby Dick 04.11.2023, 10:00
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Vino
La produzione di vino sta cambiando, con nuove aree produttive che si sviluppano e quelle tradizionali che sono in difficoltà. Il caldo anticipa le fasi di crescita della vite, spostando la maturazione dell’uva e caldo dell’estate e alterando lo stile e la qualità del vino. Si aggiungono poi l’arrivo di parassiti gli eventi meteorologici estremi, come la grandine, che sono sempre più frequenti.
I risultati di uno studio di Nature Reviews Earth and Environment ha mostrato che circa il 90% delle regioni costiere e di bassa altitudine dell’Europa meridionale (come Spagna, Italia e Grecia) e della California potrebbero non essere più in grado di produrre vino di buona qualità in condizioni economicamente sostenibili entro la fine del secolo se il riscaldamento globale supererà i +2 °C, mentre altre potrebbero beneficiarne, come le regioni del Nord della Francia, il Canada, la Tasmania e l’Australia.
I cambiamenti climatici (1./5)
In altre parole 30.06.2025, 08:18
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Fonti
A tavola con il cambiamento climatico: la pizza
A tavola con il cambiamento climatico: il costo del caffè e del cacao
A tavola con il cambiamento climatico: il sushi
Avocado e vaniglia tra le decine di colture selvatiche affini a rischio di estinzione
Impatti dei cambiamenti climatici e adattamenti nella produzione vinicola
L’USDA prevede un calo della produzione globale di olio d’oliva
8 colture colpite dai cambiamenti climatici