La tragedia di Marie, la 19enne sequestrata e uccisa nei pressi di Payerne nel 2013, è al centro del processo che si apre oggi, lunedì, a Renens (VD). Il tribunale criminale del Nord vodese sarà chiamato a pronunciarsi sull'ipotesi della condanna all'internamento a vita per l'uomo accusato della brutale uccisione.
Il bosco dove venne ritrovato il cadavere di Marie
Questi, che all'epoca dei fatti aveva 36 anni, stava terminando di espiare - agli arresti domiciliari e sorvegliato attraverso una cavigliera elettronica - una precedente condanna alla reclusione, inflittagli per
l'assassinio della sua compagna nel 1998. Marie lo aveva conosciuto e da poco intratteneva con lui una relazione. L'uomo, il 13 maggio del 2013, la costrinse a salire con la forza sulla propria auto, per poi legarla con del nastro adesivo. La strangolò nel corso della successiva notte e abbandonò il suo cadavere in un bosco. Venne poi catturato l'indomani, dopo un inseguimento della polizia, in territorio friburghese.
Una "marcia bianca", in memoria della vittima, si svolse a Losanna una settimana dopo il brutale assassinio
La tragedia suscitò un'ondata di shock e di commozione in tutta la Romandia. L'imputato dovrà rispondere delle accuse di assassinio, coazione sessuale, sequestro di persona e rapimento con circostanze aggravanti. La requisitoria del procuratore generale
Eric Cottier e l'arringa della difesa sono in programma per la giornata di venerdì.
Red.MM/ARi
Dal TG12.30:
PP 12.00 del 7 marzo 2016 Il servizio di Paola Latorre
RSI Info 07.03.2016, 13:03
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RG 8.00 del 7 marzo 2016 Il servizio di Gabriele Fontana
RSI Info 07.03.2016, 09:39
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