Una struttura di intelligence troppo cauta con l’estremismo di sinistra e, di converso, troppo solerte con gli avversari delle misure contro il coronavirus. È un’ immagine un po’ a corrente alternata quella che dà di sé il Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), sulla scorta di un paio di rapporti condotti dalla sua Autorità di vigilanza (AVI-AIn) .
A riferirne oggi, lunedì, è SRF*. Lo scorso anno l’intelligence ha registrato 60 episodi di violenza legati all’estremismo di sinistra. La minaccia è qui classificata come “elevata”. Tuttavia il SIC, come mostrano le risultanze di un primo rapporto, manca su questo fronte di organico, mentre la cultura gestionale che vige nel servizio induce il personale a essere eccessivamente prudente. Peggiorata, inoltre, è la collaborazione con i servizi di sicurezza cantonale.
Ma un secondo rapporto evidenzia che il SIC ha conservato illegalmente per troppo tempo dati relativi a oppositori delle misure contro la pandemia: si tratta qui di meno di dieci nominativi di persone o gruppi attivi nel quadro dell’estremismo legato al coronavirus. Il timore è che questi soggetti potessero ricorrere alla violenza. La legge impone però, se i sospetti non trovano conferma, la cancellazione dei dati dopo un anno. E nei casi in questione ciò non è avvenuto.

A Zurigo, durante una protesta, nel novembre del 2021, contro le norme anti-coronavirus
Per parte sua il servizio, commentando i rilievi, afferma di aver verificato e rimosso questi dati a posteriori. Quanto all’estremismo di sinistra, il SIC rileva di aver recentemente rafforzato le sue capacità in questo ambito, ma precisa anche che si sta allargando il divario fra aspettative in crescita e risorse disponibili.
Elementi, in ogni caso, destinati in ogni caso a sollevare interrogativi da parte della sfera politica. “L’accumulo di problemi ci preoccupa”, ha commentato il consigliere nazionale Stefan Müller-Altermatt (Centro/SO), presidente della delegazione delle commissioni di gestione delle Camere, sottolineando che si tratterà di seguire la situazione “con attenzione”.
Intanto il SIC si appresta ad un rinnovamento ai propri vertici: dopo le discusse dimissioni di Christian Dussey, la guida dell’intelligence sarà assunta a inizio novembre dal friburghese Serge Bavaud al quale, di certo, non mancheranno le sfide da affrontare.

La sicurezza secondo Roos
Telegiornale 13.09.2025, 20:00
*La dichiarazione del SIC in dettaglio
Il SIC ha risposto in modo dettagliato alle domande di SRF sulle critiche mosse dall’autorità di vigilanza - ecco le risposte in una versione leggermente abbreviata da SRF:
Sulla registrazione degli oppositori alle misure anti-Covid
“Il SIC ha nel frattempo cancellato i dati in questione.”
“I dati in questione sono stati raccolti legalmente nell’ambito del mandato del SIC. Sulla base dell’art. 5 comma 6 della Legge sul servizio informazioni (LSerI), il SIC può eccezionalmente trattare dati che rientrano nel divieto di trattamento dei dati se esistono indizi concreti che persone o organizzazioni esercitano i loro diritti per preparare o eseguire attività terroristiche, di spionaggio vietato o di estremismo violento. Tuttavia, questi dati devono essere cancellati al più tardi dopo un anno se tali attività non possono essere dimostrate fino a quel momento. Il trattamento dei dati contestato dalla AVI-AIn riguardava tali casi.”
Sull’incarico della AVI-AIn di esaminare tutti i set di dati nell’area dell’estremismo monotematico per individuare voci illegali entro la fine di ottobre:
“Il SIC ha già completato la revisione e ha trasmesso i risultati alla AB-ND.”
Arretrato nella registrazione delle informazioni nei database del SIC:
“Il SIC ha reagito all’arretrato di registrazione rilevato con una task force e nel frattempo lo ha completamente smaltito. Inoltre, sono state adottate e implementate misure sostenibili per garantire che in futuro non si verifichino più arretrati.”
Sulle carenze nell’area dell’estremismo di sinistra:
“Il SIC utilizza i mezzi e gli strumenti legalmente a sua disposizione con grande cura e tenendo conto della situazione specifica. In determinati casi, il SIC rinuncia deliberatamente all’uso di singoli mezzi o strumenti - ad esempio per considerazioni di sicurezza per proteggere i propri dipendenti e quelli dei servizi partner cantonali.”
“Il SIC ha già rafforzato le sue capacità nell’area dell’estremismo di sinistra e prevede di espanderle ulteriormente in base alle risorse disponibili. Centrale per il futuro adempimento dei compiti è anche la prevista revisione della Legge sul servizio informazioni. Questa prevede che in futuro le misure di acquisizione soggette ad autorizzazione sarebbero applicabili anche nell’area dell’estremismo violento. Ciò è particolarmente importante perché non si tratta solo di prevenire concrete attività terroristiche, ma anche di migliorare l’indagine su casi di estremismo violento.”
“Il SIC sottolinea da anni che il divario tra le aspettative in continua crescita sulle sue prestazioni e le risorse operative disponibili sta diventando sempre più ampio - non solo in singole aree, ma in tutto il servizio. Le crescenti aspettative derivano principalmente dalla situazione geopolitica in peggioramento e dalle sfide associate per tutte le autorità di sicurezza.”