Karin Keller-Sutter ha parlato brevemente con Donald Trump martedì sera, quando la presidente della Confederazione ha partecipato al banchetto tradizionalmente offerto dal suo omologo statunitense in quanto padrone di casa, in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite. Lo ha reso noto un portavoce, ma non è dato sapere che cosa i due capi di Stato si siano detti dopo la stretta di mano. Come si ricorderà, la responsabile del Dipartimento federale delle finanze e l’inquilino della Casa Bianca avevano avuto una telefonata piuttosto vivace la vigilia della decisione statunitense di imporre dazi del 39% sulle merci svizzere.
Keller-Sutter, che ha incontrato anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, è attesa mercoledì da una giornata particolarmente intensa: pronuncerà infatti il discorso svizzero all’assemblea, verosimilmente attorno alle 17 (le 11 locali). Nella lista degli oratori è la settima della giornata, dopo - fra gli altri - Spagna, Ucraina e Iran. Difenderà il multilateralismo come motore di sicurezza, libertà e prosperità. “L’ONU è insostituibile, anche se i risultati non sono sempre immediati”, ha detto in un’intervista a Keystone-ATS, anticipando i contenuti del proprio intervento e ricordando che il ruolo della Ginevra internazionale è incontestato.
Prima di recarsi al Palazzo di vetro, però, Keller-Sutter suonerà la campana di apertura della seduta borsistica a Wall Street. A New York la Svizzera è rappresentata anche dal capo del Dipartimento degli affari esteri Ignazio Cassis.

Il discorso infiammato di Trump all'ONU
Telegiornale 23.09.2025, 20:00