Lo sconfinamento di droni russi nello spazio aereo polacco non ha per ora “alcuna conseguenza concreta” per la Svizzera. È quanto ha affermato il ministro della difesa Martin Pfister in un’intervista pubblicata domenica dalla SonntagsZeitung. Pfister ha tuttavia riconosciuto che l’episodio “dimostra quanto sia fragile la situazione in Europa”.
Per il Consiglio federale, uno scenario identico per la Svizzera non è molto probabile, se non altro per la sua posizione geografica. Se ciò dovesse comunque accadere, la difesa aerea svizzera non sarebbe in grado, secondo Pfister, di respingere tali droni“.
“Disponiamo certamente di sistemi di difesa aerea in grado di abbattere droni a corto raggio”, ha dichiarato Pfister al domenicale, “ma la Svizzera è in attesa della consegna di sistemi a medio e lungo raggio. È noto che il sistema Patriot, in particolare, sta subendo ritardi”. La consegna è ritardata a causa del supporto prioritario all’Ucraina da parte del Dipartimento della Difesa americano.
Cooperazione con Paesi vicini
Per quanto riguarda la Svizzera, il servizio di intelligence della Confederazione segnala da tempo che la minaccia è destinata ad aggravarsi, ricorda il capo del Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS). “Esiste il rischio che nei prossimi cinque anni la sicurezza in Svizzera sia molto più minacciata di quanto possiamo immaginare oggi”, dice il consigliere federale.
Per quanto riguarda i droni, Pfister fa riferimento anche a una più stretta cooperazione con i Paesi vicini. I droni potrebbero essere combattuti in modo più efficace se fossero individuati tempestivamente e ben prima del confine nazionale, afferma il capo del DDPS. La cooperazione dovrebbe spingersi il più lontano possibile, ma solo fino al punto in cui la Svizzera può ancora decidere in modo autonomo l’utilizzo dei propri mezzi.
Nella notte tra martedì e mercoledì violato lo spazio aereo polacco
Durante un attacco aereo russo sull’Ucraina nella notte tra martedì e mercoledì, un gran numero di droni ha violato lo spazio aereo della Polonia e quindi della NATO. L’aviazione polacca e altri alleati della NATO hanno abbattuto per la prima volta alcuni droni russi. Da allora, la Polonia gode di un maggiore sostegno da parte degli alleati della NATO. La Svizzera non è membro della NATO. Ieri sera, anche la Romania ha affermato che il suo spazio aereo è stato violato da un drone durante un attacco russo contro infrastrutture nella vicina Ucraina.

Risposta NATO ai droni russi, l'analisi di Mauro Gilli
Telegiornale 13.09.2025, 20:00