Svizzera

Le finanze pubbliche elvetiche sorridono

La Svizzera continua a distinguersi nel panorama europeo per la solidità dei suoi conti. I dati più recenti confermano una posizione invidiabile rispetto ai Paesi circostanti

  • Oggi, 16:22
  • Oggi, 16:41
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La Svizzera continua a distinguersi per la solidità delle sue finanze pubbliche nel contesto europeo e non solo

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Di: Diego Moles 

La Svizzera continua a distinguersi per la solidità delle sue finanze pubbliche. Malgrado un contesto continentale e mondiale difficile, le casse pubbliche stanno bene. Molto bene, se comparate a quelle dei paesi circostanti.

L’Amministrazione federale delle finanze martedì ha pubblicato i dati più aggiornati (sono riferiti al 2024 anche se non completamente consolidati). Mostrano che, secondo gli standard internazionali, lo scorso anno le finanze pubbliche elvetiche nel loro complesso (Confederazione, Cantoni, Comuni e assicurazioni sociali) hanno registrato un avanzo di oltre 4,5 miliardi di franchi, a fronte di spese per quasi 268 miliardi (poco meno di 30’000 franchi per ciascun abitante). Dopo i quasi 10 miliardi del 2022 e i 2,8 del 2023, è il terzo risultato positivo consecutivo post-pandemia.

A determinare l’avanzo (il dato non è ancora del tutto consolidato) lo scorso anno è stata soprattutto l’evoluzione dei costi e dei ricavi delle assicurazioni sociali (eccedenza di oltre 5,3 miliardi) e dei Cantoni (+361 milioni). I Comuni (-36 milioni) e la Confederazione (-1,12 miliardi) hanno invece registrato uscite superiori alle entrate.

Si tratta di numeri importanti ma per comprenderne appieno la portata, è utile guardare agli indicatori riuniti nella Statistica finanziaria internazionale della Confederazione appena aggiornata.

Per esempio, quello che mette in relazione il saldo di finanziamento pubblico (la differenza tra entrate e uscite) e il prodotto interno lordo (PIL). Nel 2024 la Svizzera ha registrato un saldo positivo dello 0,5%. È uno dei pochissimi Paesi europei a farlo con Norvegia, Danimarca, Portogallo e Irlanda. La maggioranza degli altri Stati invece ha deficit significativi (Austria -4,6%, Francia -5,9%, Germania -2,9%, Italia -3,5%). E ciò, nonostante, la pressione fiscale elvetica rispetto al PIL bassa e destinata a calare nel prossimo futuro, in virtù della recente decisione riguardante l’abolizione del valore locativo. Con un’aliquota fiscale del 27,2%, la Svizzera si posiziona a un livello simile a quello degli Stati Uniti e nettamente al di sotto dei Paesi confinanti (nel 2023 l’Austria era al 42,9%, la Francia al 45,4%, la Germania al 40,7% e l’Italia 42,3%).

Basso tasso di indebitamento

La situazione svizzera è eccezionale nel panorama internazionale anche sul fronte dell’indebitamento. Il tasso netto elvetico nel 2024 si è attestato al 15,5% del PIL. Una percentuale molto inferiore rispetto a quella del resto dell’Europa. La Germania è al 46,4%, l’Austria al 57,4%, la Francia al 103,4%, e Italia a oltre il 128,9%.

Spesa pubblica contenuta

Lo scorso anno la spesa pubblica complessiva delle amministrazioni pubbliche in Svizzera è stata di 267,5 miliardi. Si tratta del 31,3% del PIL. Un dato considerevolmente più basso rispetto ai Paesi confinanti (Austria 55,8%, Francia 56,1%, Germania 49,6%, Italia 50,9%).

La Svizzera si distingue anche per come distribuisce le sue risorse. La quota maggiore (39%) delle uscite dalle amministrazioni pubbliche nel nostro paese è destinata alla sicurezza sociale, superando la media dei 38 Paesi aderenti all’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE) del 33% nel 2023. In Svizzera si investe di più nell’istruzione (15,2%, a fronte di una media OCSE del 12,6%) e nelle attività economiche (12,1%, media OCSE 10,1%), mentre si spende molto meno in sanità (7%; media OCSE 16,0%) e difesa (2,7%; media OCSE 4,1%).

In estrema sintesi

Anche i dati più recenti confermano che la Svizzera si distingue per la propria stabilità economica, caratterizzata da una gestione finanziaria improntata all’equilibrio e da un ridotto peso del settore pubblico sull’economia complessiva del paese. I livelli di tassazione, indebitamento e spesa pubblica sono notevolmente inferiori rispetto ai Paesi confinanti.

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