Svizzera

Malcontento nei servizi segreti svizzeri

Problemi di comunicazione o di condotta? La commissione della politica di sicurezza del Nazionale sente il capo Christian Dussey e Viola Amherd

  • 20 febbraio, 07:38
  • 26 marzo, 13:13
  • INFO

RG 07.00 del 20.02.2024 La corrispondenza di Gian Paolo Driussi

RSI Svizzera 20.02.2024, 07:37

  • keystone
Di: RG/RSIInfo

L’ultimo sondaggio fra il personale del Servizio delle attività informative della Confederazione rileva parecchio malcontento in seguito alla riforma avviata dal nuovo capo Christian Dussey nel 2022, documenti interni attesterebbero inoltre difficoltà gestionali. Dopo i problemi finanziari dell’esercito - la cui esistenza è ufficialmente negata dal Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport - c’è anche questo secondo tema nei radar della Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale, che lunedì ha convocato Dussey e che oggi - martedì - sente anche la consigliera federale Viola Amherd.

Di clima teso e mobbing si parlava anche sotto il precedente responsabile, Jean-Philippe Gaudin. Per l’ecologista Marionna Schlatter, il problema di fondo riguarda il mancato rispetto dei paletti legali nelle attività di intelligence, attestato dalle commissioni di vigilanza. La volontà di cambiare la legge per allargare il campo di azione mal si sposa con la ristrutturazione in corso. Senza dimenticare che quantità e difficoltà del lavoro crescono e i mezzi a disposizione non sono paragonabili a quelli dei Paesi vicini: 70 analisti a fronte dei 2’500 della Francia, sottolinea dal canto suo Jacqueline De Quattro.

La liberale-radicale ricorda anche come lo stile di sia cambiato: da quello di Gaudin, un militare, a quello di Dussey, che arriva dalla diplomazia. Secondo De Quattro, “non ci sono problemi di condotta ma di comunicazione”. La pensa diversamente Schlatter, dell’opinione che si debba forse analizzare meglio la situazione. Sottolinea come “il ripetersi di problemi con il personale sia sorprendente e preoccupante”.

  • Christian Dussey
  • Servizio delle attività informative della Confederazione

Correlati

Ti potrebbe interessare