Un grosso traffico di hashish, gestito da un cittadino tunisino di 22 anni, è stato smantellato in Vallese alla fine del 2023. Il Tribunale distrettuale di Sierre ha ora emesso la sentenza: quattro anni di prigione e sette anni di espulsione dalla Svizzera. Il giovane è stato riconosciuto colpevole di infrazione grave alla legge federale sugli stupefacenti, estorsione aggravata e tentata estorsione aggravata.
La pena, identica a quella richiesta dal procuratore, è stata confermata nonostante la difesa avesse chiesto una sospensione parziale e l’annullamento dell’espulsione. Il 22enne, che ha già annunciato ricorso, avrebbe gestito insieme a un complice (ancora da giudicare) la vendita di almeno 540 chili di hashish, per un giro d’affari stimato in 2,7 milioni di franchi e profitti per oltre mezzo milione.
L’imputato ha ammesso solo parzialmente le proprie responsabilità, contestando sia la durata dell’attività illecita che l’entità dei guadagni. Ha inoltre negato il coinvolgimento in episodi di minacce verbali e fisiche. L’inchiesta ha portato alla luce una rete che coinvolgeva una trentina di giovani, tra cui numerosi minorenni: il più giovane aveva appena 13 anni. Molti di loro ricoprivano ruoli secondari, come vedette, trasportatori o piccoli rivenditori.
Notiziario delle 15.00 del 07.08.2025