Un tunnel autostradale che diventa una galleria destinata alle biciclette, con tanto di maxi parcheggio sotterraneo. Un sogno per gli amanti delle due ruote, che giovedì sera è diventato realtà a Zurigo. Un’opera centrale per la rete di mobilità lenta della città e molto attesa dagli zurighesi, accorsi in massa alla festa organizzata per l’apertura.
Un progetto che parte da lontano
La struttura principale della galleria era stata costruita alla fine degli anni ‘80 in vista del suo eventuale collegamento a un attraversamento autostradale del centro di Zurigo, abbandonato a causa dell’opposizione dell’opinione pubblica. Nel 2011, la sezione cantonale dell’associazione Pro Velo aveva presentato una petizione affinché la galleria fosse riservata ai ciclisti. Dieci anni più tardi, col 74% delle preferenze, il progetto fu approvato in votazione popolare. Quattro anni e oltre 38 milioni di franchi dopo, al termine di un complesso cantiere, la struttura è stata finalmente aperta al pubblico.
È un collegamento sicuro, diretto ed esclusivo per le bici. Non si è in conflitto con le auto
Yvonne Ehrensberger, direttrice Pro Velo Zurigo
Oltre 1’200 parcheggi gratuiti sotto la stazione
Il nuovo percorso, compreso delle rampe d’accesso, è lungo circa 440 metri e collega la Kasernenstrasse con il Sihlquai, passando proprio sotto la stazione centrale di Zurigo, ora accessibile alle due ruote con maggiore sicurezza. La larghezza della carreggiata è compresa tra i 4 e i 6 metri e permette di accedere a un pratico parcheggio gratuito sotto la stazione, con circa 1’240 posti a disposizione.
“Una grande emozione”
Per inaugurare il tunnel è stata organizzata una parata aperta a tutti: oltre un migliaio hanno partecipato malgrado la pioggia. Tra tutti i ciclisti presenti si respirava grande soddisfazione per un nuovo collegamento che faciliterà gli spostamenti. Una grande vittoria per Pro Velo, che però vorrebbe vedere realizzati anche altri progetti: “La popolazione vuole più spazio per le bici - spiega Yvonne Ehrensberger, direttrice di Pro Velo Zurigo - e lo ribadisce in ogni votazione sul tema. L’infrastruttura non è ancora abbastanza”.