Svizzera

Porrentruy, il sindaco: “Ho ricevuto molti messaggi di sostegno”

Sovraffollamento e maleducazione: la decisione di limitare l’accesso alla piscina comunale a chi non vive o lavora in Svizzera aveva sollevato un polverone in Francia - La maggior parte degli utenti indisciplinati però viene dalla France voisine

  • Oggi, 16:39
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La piscina di Porrentruy, non lontana dal confine con la Francia

  • KEYSTONE
Di: ATS/DC 

“Non è mai semplice prendere una decisione del genere, le persone si fanno un’idea che forse non è del tutto corretta.” È quanto afferma oggi il sindaco di Porrentruy Philippe Eggertswyler, finito nell’occhio del ciclone per la decisione presa la settimana scorsa di chiudere fino alla fine di agosto i tornelli della piscina comunale a chi non vive o lavora in Svizzera. Una polemica di cui abbiamo già riferito negli scorsi giorni. Nel frattempo, però, le numerose critiche sollevate in Francia - perché la misura interessa soprattutto gli abitanti della regione confinante, giustificata con il sovraffollamento della struttura e atti di maleducazione - sono state controbilanciate da “molti messaggi di sostegno”.

La piscina giurassiana è vittima del suo successo: può accogliere fino a mille persone, ma con il caldo viene presa d’assalto soprattutto da chi vive nella France voisine, dove diverse piscine sono state chiuse. Anche a causa di atti di maleducazione, che si sono verificati pure nello stabilimento svizzero: corteggiamenti insistenti, tenute non decorose o risposte sgarbate al personale. Dall’inizio della stagione una ventina di persone sono già state allontanate dalla piscina per questi motivi. Da qui la decisione di permettere l’accesso alla piscina a chi paga le imposte e partecipa al tessuto economico: non solo svizzeri e domiciliati, ma anche i lavoratori frontalieri e i turisti che dispongono del GiuraPass. Restrizioni simili erano già state adottate dalle autorità di Porrentruy nel 2020, durante la pandemia di Covid-19, e anche allora erano state criticate.

La politica francese ha ampiamente denunciato questa misura, ritenuta discriminatoria. Da parte sua, l’ambasciata di Francia a Berna ha dichiarato all’ATS di non avere intenzione di reagire.

E quasi una settimana dopo l’applicazione della limitazione d’accesso, il sindaco di Porrentruy analizza la situazione e afferma: “Non so se sia un bene che se ne parli così tanto. Ma forse le persone vedranno una città che vuole continuare a vivere nella serenità, attraverso i suoi valori e il suo patrimonio. Gli abitanti di Porrentruy tengono non solo alla loro piscina, ma anche a ciò che essa rappresenta.” E, a quanto dice, i ringraziamenti sono già centinaia.

01:57

in piscina solo residenti e frontalieri

Telegiornale 04.07.2025, 20:00

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