Dopo un 2024 in perdita, Skyguide ha chiuso il primo semestre con un utile di 8 milioni di franchi. Nei primi sei mesi i controllori hanno monitorato 868’000 voli. “Il risultato positivo deriva dall’aumento delle tariffe e dal contenimento dei costi”, ha spiegato il presidente del Cda di Skyguide Aldo C. Schellenberg, che prevede a fine anno un utile di circa 45 milioni di franchi.
I fondi saranno destinati al progetto di trasformazione informatica Virtual Center, che punta a unificare i sistemi di controllo aereo di Ginevra e Zurigo. Finora sono stati investiti 234 milioni di franchi, con ritardi che hanno suscitato preoccupazioni anche da parte del Controllo federale delle finanze. Schellenberg lo considera però strategico: “È essenziale per armonizzare i nostri sistemi e dirigere in futuro lo spazio aereo sia da Ginevra che da Zurigo”.
La parte principale del programma sarà conclusa nel 2027, ma già oggi il progetto genera benefici. “Dal 2017 porta 17 milioni di risparmi all’anno”, ha ricordato Schellenberg. A pieno regime, il Virtual Center dovrebbe assicurare “attivi fra 30 e 40 milioni”. I vertici invitano però il mondo politico a riflettere sul finanziamento a lungo termine del traffico aereo elvetico: aumentare le tariffe delle compagnie non basta.